Il matrimonio “finito” riduce sul lastrico: 800 mila “nuovi poveri” per separazioni e divorzi

Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA

Separazioni e divorzi hanno ridotto sul lastrico 800 mila italiani: sono tanti i cittadini ridotti all’indigenza per i loro problemi coniugali,

L’allarme è stato lanciato dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, in relazione al rapporto Caritas/Zancan sulla povertà: ”Anche impiegati ed operai che, sulla carta, godono di una busta paga di circa 2.000 euro netti al mese, e quindi non censiti tra i cosiddetti ‘poveri’, possono trovarsi in situazioni di tracollo economico laddove devono versare per il mantenimento dei familiari e/o per il mutuo della casa coniugale quasi il 70% del loro stipendio”, ha spiegato il presidente nazionale dell’Ami Gian Ettore Gassani.

”La Caritas – ha continuato Gassani – sta salvando dalla fame migliaia di persone del tutto insospettabili che, pur svolgendo attività lavorative di tutto rispetto sono costrette, non di rado in giacca e cravatta, a fare la fila ogni giorno per un piatto di pasta. Quando si calcola il numero dei poveri in Italia è fuorviante legare l’analisi alla mera dichiarazione dei redditi in quanto essa non chiarisce le posizioni debitorie delle persone separate o divorziate. Soltanto nella città di Milano ci sono 50 mila separati che vivono da clochard mentre a Roma il numero si aggira intorno ai 90 mila. Recenti proiezioni del Centro Studi Ami svelano che entro dieci anni tali numeri sono destinati a raddoppiare. Un terzo dei separati-barboni dorme in auto mentre la restante parte in piccoli monolocali, dormitori o da amici e parenti”.