
Retinolo, a cosa serve e come si usa questo ingrediente della skincare (blitzquotidiano.it)
È uno degli ingredienti più amati (e temuti) nel mondo della cosmetica: il retinolo, derivato della vitamina A, promette miracoli per la pelle. Ma a cosa serve realmente? È adatto a tutti? E come si inserisce in modo sicuro nella skincare routine quotidiana? Cerchiamo di chiarirci le idee.
Cos’è il retinolo e perché è così popolare?
Il retinolo appartiene alla famiglia dei retinoidi, derivati della vitamina A, ed è considerato da molti dermatologi come l’ingrediente anti-età per eccellenza. La sua notorietà si deve alla capacità di stimolare il ricambio cellulare e la produzione di collagene, migliorando l’aspetto di rughe, macchie, acne e texture della pelle.
L’efficacia del retinolo è supportata da decenni di studi. Tra i più noti, una revisione pubblicata sul Journal of Cosmetic Dermatology (2021) ha evidenziato una significativa riduzione della profondità delle rughe dopo appena 12 settimane di utilizzo regolare. La sua potenza, però, richiede anche attenzione: se mal utilizzato può causare irritazioni, secchezza e arrossamenti.
A cosa serve il retinolo: tutti i benefici per la pelle
Il retinolo non è un semplice “ingrediente moda”: i suoi effetti sulla pelle sono profondi e duraturi. Agisce in superficie, ma anche in profondità, stimolando il rinnovamento delle cellule cutanee e combattendo diversi inestetismi.
Anti-age e rughe
È forse il suo utilizzo più conosciuto. Il retinolo aiuta a ridurre le linee sottili e le rughe, stimolando la produzione di collagene ed elastina, due proteine essenziali per mantenere la pelle elastica e compatta.
Macchie scure e discromie
Grazie alla sua azione esfoliante, il retinolo è efficace anche nel migliorare il tono irregolare della pelle e nel ridurre le macchie causate dal sole o dall’età. Agisce in profondità, accelerando il turnover cellulare e favorendo la rigenerazione della pelle.
Acne e impurità
Molte persone associano il retinolo solo all’anti-invecchiamento, ma la sua storia inizia proprio nel trattamento dell’acne. Ha infatti proprietà comedolitiche, ovvero impedisce la formazione di comedoni (punti neri e bianchi), e riduce l’infiammazione.
Pori dilatati e texture irregolare
Una pelle levigata e visibilmente più sana è spesso il primo effetto percepibile con l’uso costante del retinolo. I pori appaiono meno evidenti, la pelle più compatta e uniforme al tatto.
Come si usa il retinolo: guida pratica

Nonostante i suoi numerosi benefici, il retinolo non va usato a cuor leggero. La chiave è la gradualità: iniziare con concentrazioni basse, alternate, e aumentare solo se la pelle lo tollera.
Quando iniziare
Molti dermatologi consigliano di introdurre il retinolo già dai 25-30 anni, quando iniziano a comparire i primi segni dell’invecchiamento cutaneo. Tuttavia, anche chi soffre di acne o ha problemi di discromie può trarne beneficio prima.
Frequenza d’uso
Il consiglio più comune è iniziare con due applicazioni a settimana, per poi passare a giorni alterni. Una volta che la pelle si abitua, si può anche arrivare all’uso quotidiano. Ma attenzione: ogni pelle è diversa, e ascoltare la propria è essenziale.
Momento della giornata
Il retinolo va applicato solo la sera, poiché è fotosensibile. Di giorno, invece, è fondamentale usare una crema solare a largo spettro con SPF 30 o superiore per proteggere la pelle dai raggi UV, che possono aumentare il rischio di irritazioni e macchie.
Dove si applica
Solitamente si utilizza su viso, collo e décolleté, evitando le zone più sensibili come il contorno occhi e le labbra (a meno che non si tratti di prodotti formulati appositamente per queste aree).
Effetti collaterali: cosa aspettarsi e come gestirli
Durante le prime settimane di utilizzo è possibile osservare alcuni effetti collaterali del tutto normali, che rientrano nel cosiddetto “retinization process”. La pelle potrebbe risultare più secca, arrossata o desquamarsi leggermente. Non è un’allergia, ma un adattamento.
Come ridurre i fastidi
Per evitare che il retinolo diventi troppo aggressivo, si può applicare uno strato di crema idratante prima o subito dopo il prodotto. Un’altra tecnica molto utilizzata è la cosiddetta “sandwich method”: idratante → retinolo → idratante. Questo crea una barriera che riduce l’intensità del principio attivo.
Retinolo e altri attivi: cosa si può (e non si può) combinare
Uno degli errori più comuni nella skincare è mescolare troppi attivi potenti. Il retinolo, ad esempio, non va abbinato nella stessa routine con esfolianti acidi (come AHA e BHA), vitamina C pura o benzoyl peroxide, per evitare irritazioni.
Si può invece combinare con ingredienti lenitivi e idratanti, come l’acido ialuronico, la niacinamide o la ceramide, che aiutano a mantenere l’epidermide bilanciata e protetta.
Retinolo in gravidanza: sì o no?
Assolutamente no. Il retinolo e tutti i retinoidi, anche topici, sono controindicati in gravidanza e durante l’allattamento, poiché potrebbero essere assorbiti e avere effetti negativi sul feto. In questi casi, è meglio orientarsi su alternative più sicure, come il bakuchiol, un attivo vegetale che simula gli effetti del retinolo senza le stesse controindicazioni.
Il consiglio dei dermatologi
Un buon approccio al retinolo parte sempre dalla conoscenza della propria pelle. Se si ha una pelle sensibile, rosacea o con problemi specifici, è sempre bene chiedere il parere di un dermatologo prima di iniziare. La scelta del prodotto, della concentrazione e della routine può fare davvero la differenza.
Secondo uno studio pubblicato sul International Journal of Molecular Sciences (2022), una routine ben strutturata che include il retinolo può rallentare significativamente l’invecchiamento cutaneo, ma l’efficacia dipende in gran parte dalla costanza e dalla corretta applicazione.
Il retinolo è davvero per tutti?
Non esiste un ingrediente perfetto per ogni tipo di pelle, ma il retinolo si avvicina molto, a patto di essere utilizzato con attenzione. Chi ha la pelle molto secca o reattiva può iniziare con formule più delicate, come quelle in siero o in crema a bassa concentrazione (0.1%-0.3%). Sul mercato esistono anche alternative come i retinaldeidi o i retinil palmitati, meno intensi ma comunque efficaci.