Un borgo ricco di storia e cultura(www.blitzquotidiano.it)
Nel cuore dell’Emilia-Romagna, a pochi chilometri dalla costa adriatica, si cela un borgo che incanta per la sua storia e la sua atmosfera.
Stiamo parlando di Forlimpopoli, un piccolo centro noto anche come Città Artusiana, che non solo custodisce preziose testimonianze del passato, ma è anche la culla di Pellegrino Artusi, il padre della moderna cucina italiana.
Fondata dai Romani nel II secolo a.C. lungo la storica Via Emilia, Forlimpopoli è un borgo che vanta una storia antica e stratificata. Nei secoli, è diventato un punto di riferimento per i pellegrini diretti a Roma e oggi si distingue per le sue attrazioni storiche e culturali.
Forlimpopoli, un borgo ricco di storia e cultura
Tra i simboli più rappresentativi spicca senza dubbio la Rocca Albornoziana, un’imponente struttura quattrocentesca che domina la piazza principale con la sua pianta quadrata e le torri possenti. Costruita sulle rovine di un’antica cattedrale, la rocca ospita oggi il municipio e rappresenta un fulcro della vita cittadina, in quanto la piazza circostante è spesso teatro di eventi, mercati e manifestazioni. Nel sottosuolo della Rocca si trova il Museo Archeologico “T. Aldini”, che raccoglie reperti che raccontano millenni di storia: dai manufatti paleolitici ai mosaici romani, dalle anfore agli oggetti medievali, fino alle testimonianze del tardo Medioevo.
Accanto alla Rocca, merita una visita la Chiesa dei Servi, eretta nel XV secolo e rimodellata nel Settecento, caratterizzata da una facciata articolata e da un torrione settecentesco che sovrasta il campanile. All’interno, le decorazioni e gli arredi di pregio offrono un’atmosfera unica, con sei nicchie che ospitano altari arricchiti da opere d’arte di rilievo, tra cui la celebre pala dell’Annunciazione di Marco Palmezzano, maestro del Rinascimento romagnolo.
Nell’ambito della chiesa si trova anche Casa Artusi, dedicata alla cultura gastronomica italiana e in particolare alla cucina casalinga. Casa Artusi è sede della rinomata Scuola di Cucina Artusiana, che offre corsi e degustazioni per immergersi nell’arte culinaria domestica, ripercorrendo il metodo e i principi di Pellegrino Artusi.
Un altro luogo di grande interesse è la Collegiata di San Ruffillo, che conserva le reliquie del primo vescovo di Forlimpopoli. Pur essendo stata ristrutturata nel corso dei secoli, conserva il fascino austero dell’architettura paleocristiana originale del VI secolo.

L’Emilia-Romagna è rinomata a livello mondiale per la sua tradizione enogastronomica, e Forlimpopoli ne rappresenta un esempio autentico e gustoso. Il borgo si distingue per la cucina casalinga, fatta di sapori genuini e ricette tramandate di generazione in generazione.
Tra i piatti tipici più apprezzati spiccano le piadine romagnole, sottili focacce farcite con salumi di alta qualità, formaggi locali o verdure fresche di stagione. Immancabili sono anche i cappelletti in brodo, piccoli fagottini ripieni di carne o formaggio, serviti in un brodo caldo e delicato, perfetti per riscaldare le fredde giornate invernali.
Un altro piatto tradizionale da non perdere sono i passatelli, gnocchetti preparati con pangrattato, uova e parmigiano, cotti nel brodo e apprezzati soprattutto durante la stagione fredda per la loro consistenza avvolgente.
La cucina locale prevede anche secondi piatti a base di carne di maiale, spesso insaporita con erbe aromatiche e accompagnata da contorni semplici ma saporiti. Per finire, i dolci tipici come le ciambelle al vino e i bustrenghi offrono un finale dolce e tradizionale a qualunque pasto.
Forlimpopoli si conferma dunque una meta ideale per chi desidera unire cultura, storia e gastronomia in un contesto unico, capace di riscaldare il cuore e i sensi anche nei mesi più freddi.
