Cristiano Ronaldo, capitano del Portogallo, 37 anni, è stato presentato a Riyadh dopo aver raggiunto un accordo biennale record da 200 milioni di euro all’anno con il club Al-Nassr.
Il campione, cinque volte vincitore del Pallone d’Oro, oltre a giocare per l’Al-Nassr sarà anche ambasciatore per l’Arabia Saudita. La sua avventura, però, non è iniziata nel migliore dei modi.
Durante la conferenza stampa il calciatore si è presentato, tra le altre, con questa affermazione: “Per me non è la fine della mia carriera venire in Sudafrica. È per questo che voglio cambiare e, ad essere sincero, non mi preoccupo di quello che dice la gente. Ho preso la mia decisione ed ho la responsabilità di cambiare le cose”. Peccato che si trovasse in Arabia Saudita.
Gaffe geografica a parte, il campione ha anche affermato che la scelta di trasferirsi per la prima volta in Asia deriva dalla consapevolezza che il suo lavoro in Europa, dopo aver giocato e vinto per i club europei più importanti, sia concluso. Ha confermato di aver rifiutato ingaggi da molti club in Brasile, Australia, Stati Uniti, Portogallo. Per lui l’Asia è la nuova sfida.
Sono state smentite, inoltre, le voci circolanti su alcuni media che suggerivano l’esistenza di una clausola nell’accordo attraverso cui Ronaldo avrebbe potuto giocare con il Newcastle, di proprietà saudita, laddove fosse arrivato in Champions League.
Nel corso della conferenza le domande sono state poste da un funzionario del club mentre ai giornalisti presenti non è stato permesso farne.
Ronaldo ha poi incontrato i nuovi compagni di squadra negli spogliatoi ed è stato presentato ai tifosi a cui ha lanciato una serie di palloni autografati ed ha posato per degli scatti con i giocatori dell’accademia e della squadra femminile dell’Al-Nassr, per il cui sviluppo ha detto di volersi impegnare.
Cristiano Ronaldo e la sua famiglia sono stati accolti in modo regale nella nuova patria, come rivela il MailOnline.
Questi ha creato negli anni un marchio di fabbrica dal valore di svariati milioni di euro con numerosissimi oggetti venduti con il suo nome: dai profumi all’intimo, passando per magliette e scarpette da calcio.
A Riyadh alloggerà insieme alla famiglia, al suo entourage, agli amici e alla scorta nella Kingdom Tower, uno degli edifici più alti del Paese, 99 piani, in una delle migliori suite che offre la città.
Nonostante il costo della suite non sia nemmeno indicato sul sito web, si stima che il conto dell’hotel per Ronaldo e il suo entourage potrebbe superare le 280.000 euro in un anno.
Grazie al suo status di celebrità, Ronaldo e famiglia potranno godere di un servizio esclusivo di ristorazione in camera, anche perché da atleta il giocatore 37enne deve stare attento alla linea.
La permanenza al Kingdom Tower, però, sarà solo temporanea. Nel frattempo si cerca una dimora permanente tra i quartieri più prestigiosi della città. Tra le opzioni papabili, Al Muhammadiyah, popolare per i suoi ristoranti di alto livello; o Al Nakheel, famoso tra le famiglie per le sue scuole internazionali; o nel quartiere di Al Macqa dove si dice che abbiano già adocchiato una proprietà dal valore di più di 13 milioni di euro, con otto camere da letto, una piscina olimpionica e alloggi per la servitù.
Tutte le aree indicate sono vicine allo stadio da 28.000 posti di Al Nassr al Mrsool Park, ex King Saud University Stadium, e vantano un gran numero di complessi residenziali di alto livello, costruiti per i residenti occidentali.
Ronaldo non potrà in ogni caso giocare fino a quando non avrà scontato la sospensione di due partite per aver colpito, lo scorso aprile, un cellulare nella mano di uno scolaro sostenitore dell’Everton.