Luttazzi ammette sul suo blog: “Io copio. E’ una finta scoperta”

Pubblicato il 10 Giugno 2010 - 10:25 OLTRE 6 MESI FA

Daniele Luttazzi

Dopo il tam tam quasi asfissiante dei fan su internet, dove aumentava di giorno in giorno la “lista bianca” degli artisti da cui Daniele Luttazzi avrebbe copiato le battute, arriva finalmente la risposta del comico. Luttazzi sul suo blog come al solito non ha peli sulla lingua e con la sua solita ironia va al contrattacco: «Chi adesso finge di “scoprire” una cosa che “Luttazzi tiene nascosta” diffama consapevolmente, per ovvi motivi».

Luttazzi non ha mai nascosto di “copiare” le battute, chiamando «prima di qualunque fantomatica “scoperta”» proprio il suo modus operandi un «gioco della Caccia al Tesoro». Uno stratagemma alla Lenny Bruce, scrive sul suo blog, adottato come «difesa dalle querele miliardarie e dagli attacchi della stampa».

E anche quando lo accusano di volgarità o di riempire i suoi monologhi di insulti, il comico si appella proprio al plagio: «Quando riportano i miei monologhi “pieni di insulti e volgarità”, però, inevitabilmente citano anche i brani di Bruce, Carlin, Hicks, Rock, Schimmel ecc… In questo modo, semplice ma geniale, si dimostra che non sanno distinguere la volgarità dalla satira. Anche gli attacchi della stampa vengono respinti così, e lo si è visto col caso Decameron e la battuta su Ferrara, che alludeva a un celebre monologo di Bill Hicks».

Insomma Luttazzi sostiene che non è lui il volgare ma sono gli altri a essere  «incompetenti». Il riferimento è noto: «Qualche giorno fa, il Giornale, che ha sempre scritto che la mia non è satira ma volgarità, si accorge che le battute volgari erano di famosi satirici USA. Invece di ammettere “Ooops, è vero, siamo incompetenti, quella era satira, non volgarità” rigirano la frittata: “Guardate: Luttazzi copia!”».

Lui ammette: «Lo faccio apposta» perché «mi diverto così».