l nuovo video della strage di Bondi Beach: coppia prova a disarmare l'attentatore, lui li uccide - blitz Quotidiano
Oltre ad Ahmed el Ahmed, il tabaccaio musulmano eroe, a cercare di fermare gli attentatori di Sydney che hanno sparato sulla folla a Bondi Beach c’è stata anche una coppia. Si tratta di Boris Gurman, un passante di 69 anni, e sua moglie Sofia che è rimasta per tutto il tempo accanto al marito. L’uomo ha agito questa volta prima dell’inizio del massacro ed è stato ucciso insieme alla moglie durante la colluttazione con Sajid Akram, uno dei due attentatori. È quanto emerge da un filmato girato da una telecamera da cruscotto di un’auto, diffuso dall’emittente australiana 7News e ripreso dai principali media internazionali.
Il filmato mostra Boris Gurman, poi colpito, che tenta di disarmare uno dei due aggressori di Bondi Beach pochi istanti prima che raggiungesse il ponte pedonale. Le riprese della telecamera di bordo girate quella sera mostrano l’uomo che indossa una maglietta viola mentre lotta con Said Akram vicino a un’auto nei pressi del ponte, e che sembra afferrare l’arma da fuoco durante la colluttazione. Entrambi gli uomini cadono a terra e quello con la maglietta viola sembra riprendere il controllo dell’arma. Mentre si rialza, si vede l’uomo impugnare la pistola e fare un gesto verso Said, apparentemente nel tentativo di tenerlo a distanza. Nelle vicinanze si può vedere una donna in piedi. Negli ultimi istanti del filmato, si vede Gurman fare un passo indietro, tenendo ancora in mano l’arma da fuoco, e affrontare Said, che sembra cercare di impedirgli di riprenderla. Nel filmato della dashcam, sul parabrezza anteriore di un’auto argentata è visibile quella che sembra essere la bandiera dello Stato Islamico.
L’auto che ha ripreso la scena è di una donna che 7News chiama “Jenny”. La donna avrebbe sentito tre forti scoppi, come di fuochi d’artificio. Poi avrebbe visto “un’auto con le portiere aperte, un uomo anziano e un uomo di mezza età rotolavano a terra, litigando”, ha detto. Ha raccontato di aver poi guardato a sinistra e di aver visto un uomo sui vent’anni in piedi sul ponte. “Era tutto vestito di nero, aveva una folta barba e impugnava un lungo fucile, continuando a premere il grilletto”, ha detto. “Non era a più di 6 o 7 metri da me”.
Jenny ha dichiarato di essere fuggita dalla scena dell’accaduto con i suoi due figli e di aver visto in seguito, in un filmato trasmesso dalle telecamere, l’uomo con la maglietta viola e la sua compagna sdraiati a terra, abbracciati. “Quella vista mi ha lasciato davvero senza parole e in lacrime – ha scritto – l’anziano, invece di scappare, si è lanciato verso il pericolo, ha lottato disperatamente per afferrare l’arma e lo ha affrontato ferocemente. Un simile eroe civile non dovrebbe essere dimenticato”.
