I cattolici rispondono a Bagnasco: “”Bisogna fare una proposta politica”

Pubblicato il 27 Settembre 2011 - 15:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 27 SET – ”Per i cattolici e’ l’ora di articolare una proposta politica”. E’ questa l’indicazione che arriva da un editoriale del Sir, l’agenzia della Cei, pubblicato online, il giorno dopo la prolusione del cardinal Bagnasco.

Un discorso ”atteso soprattutto sul versante della politica. Giustamente pero’ il presidente della Cei e’ partito dal senso comune”, rileva Francesco Bonini, che firma l’articolo. ”Su Berlusconi e la questione morale – aggiunge, facendo un nome che ieri Bagnasco non ha fatto esplicitamente – il presidente della Cei ha parlato a lungo, con franchezza, ripetendo una posizione gia’ molto ben definita a piu’ riprese. Ma questo e’ comunque il passato”.

Quanto al prossimo futuro, ”quel che conta e’ l’invito a muoversi in prospettiva. Perche’ in questo momento bisogna cominciare ad articolare una proposta” per superre ”il senso di blocco” e ”dopo quasi vent’anni di alternanze, puntualmente prodottesi tra il centro-destra e il centro-sinistra, l’alternativa non e’ l’alternanza, cioe’ la sostituzione dell’attuale maggioranza di governo con l’attuale opposizione, ma la ristrutturazione del sistema. Oggi lo scenario e’ diverso”.

Di fronte, il mondo cattolico, ha ”due sfide o impegni. Il primo riguarda tutti, essere in grado di promuovere e sviluppare quei principi e valori connettivi e irrinunciabili per il nostro presente e futuro. Il secondo si puo’ formulare cosi’: esprimere delle proposte di aggregazione e di leadership su cui sperimentare forme di libera, ampia e articolata convergenza. Il confronto, la discussione sono apertissimi”.

In Vaticano i quattro parlamentari e religiosi iraniani avranno un incontro domani mattina, presso il dicastero per il Dialogo interreligioso, con il cardinal Tauran, anche se – a quanto si apprende – l’appuntamento non fa parte del calendario ”strutturato” e comprendente altri incontri previsti nel campo del dialogo con l’Islam sciita. La visita in Vaticano, invece, non prevederebbe colloqui a livello di Segreteria di Stato. Altri incontri della delegazione a Roma riguarderanno poi Universita’ pontificie e centri di studio.