Coronavirus in Italia, bollettino 28 dicembre: 78313 nuovi positivi e 202 morti, è record di casi e di tamponi (1034677)

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 28 Dicembre 2021 - 18:27| Aggiornato il 29 Dicembre 2021 OLTRE 6 MESI FA
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Coronavirus in Italia, bollettino 28 dicembre: 78,313 nuovi positivi e 202 morti, è record di casi e di tamponi (1.034.677)

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi, martedì 28 dicembre. Sono 78.313 i casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri, i casi erano stati 30.810 ma i dati si riferivano alla domenica di Santo Stefano. Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono 202 mentre ieri erano state 142.

Sono 1.034.677 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 343.968. Il tasso di positività è al 7,57%, in calo rispetto all’8,9% di ieri. Sono 1.145 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 19 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 119. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 10.089, ovvero 366 in più.

In Lombardia 28.795 nuovi casi, nuovo record  

In un po’ tutte le regioni si registrano record di tamponi ed anche di casi. La regione più colpita è però ancora una volta la Lombardia con un incremento di quasi 29mila casi con 224.557 tamponi effettuati. Qui, il tasso di positività in salita al 12,8% (ieri 11,4%).

In aumento i ricoverati in terapia intensiva (+6, 193 in tutto) e nei reparti (+159, 1.698 in tutto). Sono 28 i decessi, che portano il totale a 34.980 morti da inizio pandemia. Per quanto riguarda le province, sono 12.235 i positivi segnalati a Milano (di cui 4.671 a Milano città), 2.024 a Bergamo, 2.238 a Brescia, 1.452 a Como, 771 a Cremona, 746 a Lecco, 811 a Lodi, 693 a Mantova, 3.084 a Monza e Brianza, 1.645 a Pavia, 159 a Sondrio e 2.062 a Varese.

Lombardia, Lazio e Piemonte, incremento dell’1% della soglia occupazione reparti

Oltre alla Lombardia, anche il Lazio e il Piemonte incrementano dell’1% la soglia di occupazione dei reparti passando rispettivamente al 16%, al 15% e al 18%. Le tre regione avevano già superato le soglie di allerta per l’occupazione delle terapie intensive che restano al 14% per il Lazio, al 12% per la Lombardia e al 14% per il Piemonte. 

 A livello nazionale viene confermato il 12% per le intensive e il 15% per i reparti. Incremento dell’occupazione dei posti letto in area medica non critica anche in Umbria (14% con +2%), sempre dentro soglia per un punto, e intensive ferme al 10%. In Sicilia, che ha superato la soglia di occupazione in reparto (18%, con +1%) mentre è ferma al 9% per le intensive, un punto sotto il limite. In Emilia Romagna, che aveva già valori oltre soglia dell’occupazione delle terapie intensive con il 12% e sale sui reparti (14% con +1%) anche se è sotto il limite di un punto percentuale.

Si mantengono oltre soglia e in alcuni casi ancora in crescita gli indicatori sulle ospedalizzazioni delle 7 regioni e province autonome già in zona gialla: Calabria (13% intensive, con -3% e 28% in reparti), Friuli Venezia Giulia (15% intensive con -2% e 22% area medica), Liguria (18% intensive con -1% e 28% reparti con +1%), Marche (17% intensive con +2% e 21% reparti), Bolzano (19% intensive e 18% reparti con +3%), Trento (26% intensive con +4% e 17% reparti con -1%), Veneto (17% intensive con +1% e 18% reparti).