Isis, cellula belga voleva “attentato eclatante” a Euro 2016

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2016 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA
Isis, cellula belga voleva "attentato eclatante" a Euro 2016

Isis, cellula belga voleva “attentato eclatante” a Euro 2016

ROMA – L’obiettivo erano gli Europei di calcio, Francia 2016. Lì i terroristi della cellula belga avrebbero voluto colpire. Dal 10 giugno a 11 luglio (durata dei prossimi Europei) in questo spazio temporale la cellula che è entrata in azione il 22 marzo a Bruxelles aveva in programma un attentato “eclatante” durante Euro2016.

Una ipotesi, che sarebbe sostenuta da alcuni file audio, riportata da Liberation e alcuni giornali di Bruxelles. Secondo il giornale francese l’accelerazione nelle indagini sul caso Salah avrebbe portato i fratelli El Bakraoui e gli altri, compreso Mohamed Abrini “l’uomo col cappello”, ad anticipare gli attentati previsti compiendo quelli di Bruxelles.

Giacomo Talignani per Huffington Post ricorda:

Nel computer ritrovato di Ibrahim El Bakraoui ci sarebbero, sempre al condizionale, le prove audio di un interscambio di informazioni, una sorta di “brainstorming” su possibili attentati da compiere, fra le cellule belghe e jihadisti presenti in Siria. Fra le ipotesi, oltre ad Euro2016, ache quella di colpire la Defense o associazioni cattoliche come Civitas. Gli obiettivi francesi rimanevano comunque prioritari rispetto a quelli belgi.

Liberation parla di fonti investigative che confermerebbero l’esistenza di un audio in cui Ibrahim parla con jihadisti siriani sul da farsi: dove colpire? Farsi esplodere o meno? Come comportarsi?. Sembra una vera e propria riunione decisionale quella descritta dal media francese.

Un altro giornale d’Oltre Alpi sostiene invece, scrive il Journal du Dimanche, che uno jihadista pentito avrebbe cercato di avvertire i francesi di imminenti attacchi.

“Abaaoud si appresta a colpire l’Europa”: qualche mese prima degli attentati parigini del 13 novembre, Nicolas, un francese arruolatosi in Siria avvertì “i servizi segreti parigini dell’intenzione di Abdelhamid Abaaoud di passare all’azione insieme al commando di terroristi” scrive il giornale indicando che lo “jihadista pentito rivelò all’intelligence transalpina il nome e i progetti di Abaaoud nel giugno del 2015, 141 giorni prima degli attacchi, ma questo non bastò a evitare la strage”.