Scuola, vietato protestare davanti ai cancelli a Calenzano (Firenze). “Dequalifica l’immagine del ministro Gelmini”

Pubblicato il 10 Giugno 2010 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA

Uno striscione di protesta contro la riforma Gelmini

Quando l’immagine (del ministro) conta più di tutto, anche del diritto all’istruzione dei bambini. E’ questo quello che emerge da una circolare che il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Calenzano, in provincia di Firenze. Con il provvedimento la professoressa Eda Bruni vieta categoricamente “qualunque esternazione tesa a dequalificare la figura del ministro della pubblica istruzione con volantinaggio, grembiulini appesi alla recinzione così come disegni, striscioni, nastri e quant’altro”. Non solo. Questo materiale – si raccomanda – va immediatamente rimosso, altrimenti si ricorrerà a provvedimenti disciplinari.

La “disposizione urgente” della preside dell’istituto di Calenzano è subito stata eseguita. I bidelli hanno prontamente rimosso i grembiuli appesi ai cancelli della scuola materna dal Comitato dei genitori, che chiede più posti di tempo pieno. Sono una cinquantina, spiegano le famiglie, i bambini che sono rimasti esclusi.

Immediate le proteste di genitori e sindacati che mercoledì hanno convocato un’assemblea nella scuola: “E’ un fatto gravissimo – ha detto Alessandro Rapezzi della Cgil -. Qui ci si preoccupa dell’immagine del ministro invece che dei motivi di insoddisfazione delle famiglie che chiedono il tempo pieno e non lo ottengono”.

“E’ un grosso problema per i genitori che lavorano” ha spiegato Fabio Dragoni del comitato che ha organizzato la manifestazione dei grembiulini ai cancelli: “La nostra è una protesta piccola, pacifica e colorata: ma diamo fastidio”. I genitori sono disperati e vogliono solo di essere ascoltati. Per questo chiedono al Comune di Calenzano che i grembiulini vengano riattaccati ai lampioni e in altri spazi pubblici, vicino alle sedi dell’Istituto comprensivo

“Per me tutti possono manifestare, io tutelo però i bambini – chiarisce la preside Bruni – Il cancello è di competenza della scuola e faccio sempre levare pubblicità e annunci di ripetizioni. I genitori hanno detto che avrebbero anche sigillato simbolicamente i cancelli con dei nastri e io non posso permetterlo, sarebbe uno shock per i bambini più piccoli”.

“Non sto né con, né contro il ministro, ma non accetto che si dequalifichi l’immagine della scuola” ha specificato la dirigente. Ma la circolare parla chiaro: “è categoricamente vietata qualunque esternazione tesa a dequalificare la figura del ministro alla pubblica istruzione”.

“Non si è mai visto un atteggiamento di questo tipo – ha detto Mario Battistini, della Camera del lavoro di Firenze – Sul tempo pieno c’è una discussione in atto in tutto il Paese e qui invece si pensa a tutelare l’immagine del ministro. Si guardi alla sostanza delle cose e si rispetti una protesta pacifica e civile da parte delle famiglie”.