Coronavirus, in Lombardia si valuta l’estensione della zona rossa alla Val Seriana. A Bergamo ricoverato un neonato

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Marzo 2020 - 18:55 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, in Lombardia si valuta l'estensione della zona rossa alla Val Seriana. A Bergamo ricoverata una neonata

Coronavirus, in Lombardia si valuta l’estensione della zona rossa alla Val Seriana (nella foto Ansa, il Duomo di Milano)

MILANO – Allargare la zona rossa da coronavirus in Lombardia alla Val Seriana: la richiesta arriva dall’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, e sembra ricevere accoglienza dall’Istituto superiore di sanità. 

“E’ un dato oggettivo il forte incremento dei casi” di coronavirus nella zona bergamasca di Alzano Lombardo, ha detto Gallera durante la quotidiana conferenza stampa. “Abbiamo chiesto all’Istituto superiore di sanità di fare valutazioni e suggerire a noi e al governo le migliori strategie” ha aggiunto sottolineando che nella zona ora c’è “il numero più alto di contagiati” in Lombardia, più alto anche che nel Lodigiano. 

In tutto, ha spiegato l’assessore, ci sono 482 contagiati a Lodi, 372 a Bergamo, 287 a Cremona, 122 a Pavia, 93 a Milano e 86 a Brescia. “L’incremento dei positivi a Bergamo è di 129, a Lodi di 98. Quindi c’è stato un incremento maggiore nella Bergamasca rispetto al focolaio”. Crema, Lodi e Seriate sono “tre ospedali che stanno già lavorando come presidi coronavirus”, ha spiegato Gallera, aggiungendo che “già ora le ambulanze non portano pazienti che non abbiano sintomi respiratori”. A Lodi, “fanno lavori di notte per isolare” in modo ottimale “alcune aree”.

A stretto giro, dalla conferenza stampa della protezione civile, è arrivata la risposta del presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro: “Stiamo valutando l’opportunità di estendere la zona rossa sulla base di alcuni criteri epidemiologici, geografici e di fattibilità della misura”, ha detto Brusaferro parlando dell’area del bergamasco. “Stiamo analizzando con la Lombardia con grande attenzione su nuovi casi per comuni della cintura bergamasca e stiamo vedendo con i dati d’incidenza e in base ai tassi di riproduzione del virus”.  

E a Bergamo, all’ospedale papa Giovanni XXIII, si trova ricoverato un neonato di venti giorni positivo al coronavirus. A spiegarlo all’AdnKronos è l’ospedale stesso. Il bambino “non è in una situazione particolarmente compromessa – ha spiegato l’assessore regionale al Welfare -. E’ ricoverato in patologia neonatale, in isolamento. E’ stato disposto un tampone che è positivo, ma il bambino respira autonomamente. E’ sotto osservazione ma non in una situazione particolarmente difficile”.

Coronavirus, Lombardia zona rossa economica

Ma per la Lombardia la situazione è difficile anche a livello economico, tra negozi e locali chiusi, voli aerei cancellati e cinema e teatri off limits. Per questo il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala, ha chiesto che “si consideri la Lombardia tutta zona rossa dal punto di vista economico”. Nel settore del commercio “si registra una contrazione del fatturato rispetto allo scorso anno del 50% con picchi, in alcune zone dell’80% e anche del 90%”, ha aggiunto Sala. Frenata dell’economia, ha aggiunto, “che riguarda poco più di una settimana ma che va tamponata in fretta”.  

Coronavirus, i contagi in Lombardia

Alle 18 di martedì 3 marzo sono 1.520 le persone positive al coronavirus in Lombardia. A fare il punto di giornata è stato l’assessore regionale al Welfare: “I pazienti ospedalizzati sono 698, 167 sono in terapia intensiva, 461 in isolamento domiciliare. I deceduti risultano essere 55”. I numeri, spiega Gallera, rivela che “la patologia sta incrementando in maniera costante”. (Fonti: Ansa, AdnKronos, Agi)