Concordia, la Costa e il fax con le rotte “mai consegnato ai pm”

Pubblicato il 25 Gennaio 2012 - 11:09 OLTRE 6 MESI FA

La fuga dalla Costa Concordia (Lapresse)

ROMA – Il Fatto quotidiano racconta che prima della partenza della Concordia, Costa Crociere inviò un fax al comando della Capitaneria di Porto. Il documento conteneva tutte le rotte, ma sembra che non sia ancora arrivato sul tavolo dei magistrati della Procura di Grosseto che indagano sul naufragio al largo dell‘Isola del Giglio.

Perché quelle carte non sono ancora arrivate ai pm? Era già stato pianificato il saluto “speciale”, il cosiddetto “inchino” all’Isola che ha fatto avvicinare la Concordia alla Costa?

L’ex comandante Mario Terenzio Palombo aveva spiegato: “Dal 2007 al 2011, i saluti ravvicinati, ad andatura ridotta al Giglio, concordati con la Capitaneria di porto, sono stati quattro”.

La Capitaneria di porto, ricorda il Fatto, con il capitano Gregorio De Falco (“l’eroe” che intimava a Francesco Schettino di tornare a bordo) parte attiva nelle indagini, svolge funzioni di polizia giudiziaria: questo documento, quindi, poteva essere consegnato spontaneamente, senza alcun bisogno di richiesta formale. E non si tratta di un dettaglio, a meno che non si voglia ridurre l’indagine per questa tragedia al solo Francesco Schettino, l’ex comandante agli arresti domiciliari, e alla fase dell’impatto con lo scoglio. Come sottolineato dal procuratore generale di Firenze, Beniamino Deidda, va indagata anche la fase dell’emergenza e della sicurezza, che vede al centro, questa volta, l’intera compagnia Costa Crociere.