De Luca: “Mastursi mi nascose Manna, uno che chiedeva a lui”

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Novembre 2015 - 15:04 OLTRE 6 MESI FA
De Luca: "Mastursi mi nascose Manna, uno che chiedeva a lui"

De Luca: “Mastursi mi nascose Manna, uno che chiedeva a lui”

ROMA – Secondo il governatore della Campania Vincenzo De Luca la verità è questa: il suo braccio destro Nello Mastursi gli nascose Guglielmo Manna e ciò che voleva. E chi è questo Manna? Uno sconosciuto, sempre a sentire De Luca, uno dei tanti che chiedono favori e appoggi. Il governatore parla alla stampa e di fatto scarica il suo ex collaboratore che già giorni fa, prima degli avvisi di garanzia, si era dimesso dal suo principale incarico, quello da capo della segreteria del governatore.

Sono questi due gli uomini chiave dell’inchiesta che vede De Luca indagato per concussione per induzione. Ovvero quel reato che un pubblico ufficiale commette inducendo qualcuno a dare o promettere, a sé o a un terzo, soldi o altro. Guglielmo Manna è il marito della giudice Scognamiglio, la giudice  che componeva quel collegio che a luglio ha sospeso gli effetti della legge Severino che impediva a De Luca di governare. Per l’accusa della procura Manna sarebbe il tramite tra la giudice e il governatore: il governatore avrebbe avuto, secondo questa ricostruzione, tutto l’interesse ad avere una sentenza favorevole mentre Manna, per sé, chiedeva un incarico prestigioso nella sanità. Manna il contatto con De Luca l’avrebbe avuto tramite Nello Mastursi.

Fin qui la ricostruzione della procura, che vede De Luca attivo nel cercare l’appoggio della giudice. Poi ci sono alcuni fatti, uno fra tutti: De Luca ebbe sì una sentenza favorevole ma a decidere fu un collegio, non la sola Scognamiglio. E Manna non ricevette niente di niente, nessun incarico, nemmeno nei mesi successivi.

E’ quindi lecito pensare, seguendo la difesa del governatore, che Manna e Mastursi fossero, se così si può dire, una sorta di coppia stile “il gatto e la volpe”: l’uno a rivendicare merce di cui non disponeva (la sentenza favorevole), l’altro a fare promesse non mantenute (l’incarico nella sanità). Una coppia che avrebbe agito senza coinvolgere però il presidente della Regione.

De Luca dice che questo Manna non lo conosce e le intercettazioni dell’inchiesta sembrano confermare questo punto. Dice De Luca:

“Di questo signore non mi ha fatto cenno nessuno – dice De Luca – Nessuno mi ha mai parlato di questo signore Manna. Penso che questo signore sia uno dei mille cittadini che si vanno a proporre per avere incarichi. Non puoi fare il prelievo di sangue a tutti quelli che richiedono un incontro così si espone ad un rischio permanente ma se non lo fa ti dicono che ti chiudi in una torre d’avorio”.

Uno dei tanti che chiedono favori in cambio di favori. Su Mastursi poche parole:

“Sicuramente è stato un comportamento sbagliato ed infatti non c’è più”.  Ai magistrati ”dirò che non so niente, di niente, di niente. Chiederò se qualcuno ha fatto millantato credito danneggiando l’immagine della Regione; chiunque sia, sarà chiamato a risponderne”.

De Luca dice di non credere “in nessun complotto e trappola” e di avere “il massimo rispetto per tutte le persone coinvolte in questa vicenda”. E non sta sulla difensiva, ma attacca: “La linea della trasparenza è una caratteristica fondamentale della nostra attività. Siamo in una posizione di sfida e non sotto attacco, come Regione Campania. Chi pensa di fare un assedio riceverà secchiate di olio bollente”.