Evade da carcere di massima sicurezza di Nuoro calandosi con le lenzuola: ricercato in tutta la Sardegna

Il detenuto è Marco Raduano detto "Pallone". E' originario di San Giovanni Rotondo ed ha 40 anni.

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Febbraio 2023 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA
Le lenzuola usate per la fuga (Ansa)

Le lenzuola usate per la fuga (Ansa)

Marco Raduano scontava l’ergastolo in regime di alta sicurezza nel carcere di Badu ‘e Carros. Nella giornata di ieri, venerdì 24 febbraio, è fuggito utilizzando uno dei metodi più classici: delle lenzuola annodate. Raduano detto “Pallone”è pugliese. E’ originario di San Giovanni Rotondo (Foggia). Ha 40 anni ed è un boss della mafia garganica. E’ ora ricercato in tutta la Sardegna con posti di blocco nelle strade principali e secondarie, nei porti e aeroporti.

“Appena la Polizia penitenziaria ci ha allertato dell’evasione, intorno alle 19, abbiamo avviato il piano anticrimine in provincia di Nuoro, avvisato tutte le Questure della Sardegna e la Polizia di frontiera nei porti e negli aeroporti dell’Isola – conferma all’Ansa il questore Alfonso Polverino. C’è un enorme dispiegamento di forze di Polizia e di uomini in tutta la regione, mentre la Polizia penitenziaria di Nuoro lavora sul fronte interno attraverso l’analisi di telecamere della casa circondariale e testimonianze”.

Marco Raduano, chi è il detenuto fuggito

Raduano ha condanne che deve finire di scontare nel 2046 per traffico stupefacenti con aggravante di mafia, omicidio, reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di armi e stupefacenti. Era in regime di alta sicurezza 3. Il 3 febbraio scorso gli era stata notificata una condanna diventata definitiva a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà vigilata, perché il ricorso in Cassazione era stato dichiarato inammissibile.

Carcere di Badu ‘e Carros è una prigione di massima sicurezza

Il carcere di Badu ‘e Carros è una prigione di massima sicurezza dove sono rinchiusi diversi terroristi e mafiosi e da cui nessuno è mai evaso. Ci si interroga su come sia potuto succedere che un detenuto del braccio di sicurezza abbia trovato le porte aperte tanto da riuscire a scappare. E ci sono dubbi sull’orario della fuga: la Polizia penitenziaria ha dato l’allarme intorno alle 19 di venerdì 24 febbraio ma l’evasione potrebbe risalire a qualche ora prima. A darne la notizia alcune organizzazioni sindacali che rilanciano l’ennesimo allarme per le scarse condizioni di sicurezza in cui lavorano gli agenti di polizia penitenziaria.

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Marco Raduano (Ansa)

Marco Raduano (Ansa)