Foggia, dove il Fisco si vende e si compra con 500 euro, massimo mille

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Novembre 2017 - 13:37 OLTRE 6 MESI FA
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Foggia, dove il Fisco si vende e si compra con 500 euro, massimo mille

ROMA – Foggia, dove il Fisco si vende e si compra con 500 euro, massimo mille. Variano da 500 a 1000 euro a sentenza le somme di denaro versate, da parte dei difensori commercialisti o di intermediari, ai pubblici ufficiali corrotti per ottenere decisioni favorevoli al contribuente e sfavorevoli allo Stato da parte delle commissioni tributarie provinciale di Foggia e regionale.

4 giudici tributari arrestati. E’ questo un altro particolare emerso nel corso delle indagini svolte – sotto la direzione della Procura di Foggia – dai militari del Gruppo Tutela Spesa Pubblica/sezione Anticorruzione del Nucleo di Polizia tributaria di Bari con la collaborazione di personale della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Foggia che hanno fatto emergere una serie di condotte illecite con l’arresto, ai domiciliari, di 10 persone, tra cui quattro giudici tributari, e il divieto di esercitare la professione di commercialista per 12 mesi nei confronti di altre tre.

Alcuni funzionari amministrativi in cambio di denaro o altre utilità pilotavano le cause sui giudici compiacenti o anche svogliati: alcuni giudici – secondo quanto emerso dalle indagini – emettevano decisioni favorevoli al contribuente in cambio di somme di denaro; altri, pur in mancanza di utilità personale, frodavano l’amministrazione tributaria delegando completamente, di fatto, la giurisdizione a funzionari che deliberavano secondo il proprio tornaconto personale (tangenti o altri vantaggi), limitandosi alla sola firma della sentenza con introito delle indennità previste per l’attività decisoria.

Funzionari a libro paga del commercialista. In cambio della promessa e/o della commissione di queste condotte illecite venivano versate utilità varie o somme di denaro. In un caso un noto commercialista foggiano aveva uno dei funzionari tributari direttamente a libro paga, in quanto mensilmente gli corrispondeva la somma di 400 euro.

“L’importo complessivo delle somme accertate come prezzo dei reati corruttivi – ha chiarito il responsabile del Gruppo tutela spesa pubblica/sezione anticorruzione di Polizia Tributaria di Bari, col. Giacomo Ricchitelli insieme con il col.Pierluca Cassano – è pari complessivamente a circa 60.000 euro”. “In pratica – ha aggiunto Ricchitelli – era stata trasformata la funzione pubblica giudiziaria in una sorta di ‘giustizia privata’”. Le indagini sono state caratterizzate da intercettazioni telefoniche e ambientali, video, interrogatori, perquisizioni e sequestri di documenti e computer.