Lago Maggiore e d’Orta esondano: 100 famiglie sfollate. E sabato ancora piogge

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Novembre 2014 - 12:28 OLTRE 6 MESI FA
Lago Maggiore e d'Orta esondano: 100 famiglie sfollate. E sabato ancora piogge

Esondazione Lago d’Orta (Foto LaPresse)

MILANO – Il livello del lago d’Orta è salito di 45 centimetri in un giorno per le forti piogge, mentre il lago Maggiore è esondato causando frane e danni nella provincia di Biella. Il maltempo imperversa al nord Italia e solo in Piemonte sono 100 le famiglie sfollate.

Tra giovedì 13 e venerdì 14 novembre il maltempo concederà una tregua, ma già da sabato 15 novembre la pioggia torna sulle regioni già duramente colpite da allagamenti e frane.

Elisabetta Fagnola su La Stampa scrive:

“Il versante ha ceduto in un attimo, un boato e poi metri cubi d’acqua e di terra giù da una montagna che non faceva paura. «Non era un’area considerata a rischio» continuavano a ripetersi gli abitanti di Crevacuore, comune della Valsessera battuto dal maltempo come tutto il Piemonte, mentre il livello del Lago Maggiore continuava a salire, il lago d’Orta lasciava le sponde inondando i locali”.

La zona era considerata sicura, spiegano abitanti e autorità:

“«Gli ingegneri della Regione ci avevano assicurato che la zona è sicura» dice il sindaco del comune Biellese, Massimo Toso, mentre in un’audizione al Senato l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, fa la conta dei danni del maltempo: una «situazione allarmante, con un centinaio di famiglie sfollate e un morto nel Biellese», danni per «un importo complessivo che supera i 100 milioni di euro», altri 10 milioni spesi dai sindaci piemontesi per interventi urgenti solo tra metà ottobre e l’inizio di questo novembre in cui cade l’anniversario nero delle alluvioni del 1994”.

Invece il conto non torna: frane, strade chiuse, torrenti in piena a Milano, laghi che esondano tra Piemonte e Lombardia:

“«Una cosa così non la vedevo dal 1951» dice Eugenio Alberganti, i piedi nell’acqua del lago d’Orta salito fino a lambire i primi negozi sulla piazza di Omegna: in 24 ore l’acqua è cresciuta di 45 centimetri, più a Nord nella notte tra martedì e mercoledì il Lago Maggiore ha superato la soglia di pericolo e ieri mattina i portici del municipio di Verbania, a Pallanza, erano allagati.

«Ma il lago è prevedibile, sappiamo la velocità con cui cresce, conosciamo i punti in cui esonda, lo possiamo controllare» racconta Stefano Barassi, coordinatore della Protezione civile del Vco. Il vero problema, imprevedibile, sono i torrenti. E le frane. Come quella che la scorsa notte si è staccata a Belgirate, mandando in tilt la linea ferroviaria del Sempione: mille metri cubi di fango e massi caduti sulle rotaie, in cui pochi istanti dopo si è incagliata la motrice di un treno partito da Domodossola e diretto a Milano, a bordo solo il macchinista”.

E da sabato 15 novembre torna la pioggia e la paura. Una nuova perturbazione arriva sul nord Italia e l’allerta meteo massimo è già stata lanciata. Il rischio alluvioni è alto su Piemonte, Liguria, Alpi e Toscana, con le piogge torrenziali e i temporali in arrivo.