Negozi sempre aperti: commercianti pronti alla serrata

Pubblicato il 3 Gennaio 2012 - 13:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Commercianti e sindacati sono pronti a chiudere i negozi. La liberalizzazione dell’apertura dei negozi prevista dalla manovra del governo di Mario Monti li preoccupa. Il presidente della giunta regionale toscana Enrico Rossi ha già annunciato il ricorso. I sindacati invece hanno chiesto l’intervento della Corte Costituzionale. Il pericolo della liberalizzazione, con i negozi che potranno rimanere aperti anche oltre le 2 di notte, è che i piccoli e medi commercianti rischino la chiusura. Le famiglie non spendono e non sarà mantenendo gli esercizi pubblici sempre aperti, con inevitabili costi destinati ad essere inferiori rispetto ai ricavi, che si rimetterà in moto l’economia ora in stallo. Questa la preoccupazione di Rossi e dei sindacati, che hanno protestato per l’esperimento di apertura prolungata dell’Orio center di Bergamo.

Maria Carla Rossi, della filcam Cgil, ha detto: “Le liberalizzazioni fatte in questo modo sono inutili e non porteranno né a un aumento dei posti di lavoro, né a un aumento dell’occupazione. Siamo in un periodo di recessione, e i cittadini spendono meno a prescindere dagli orari di apertura dei negozi”. Parere condiviso anche dai sindacati Cisl e Uil. Contraria anche Confesercenti che teme per la sorte dei piccoli commercianti e minaccia la serrata. Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma, ha detto: “Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, i continui interventi di governi nazionali e locali colpiscono esclusivamente le piccole e medie imprese del commercio”.

L’apertura straordinaria dei negozi a Roma giunge in occasione dei saldi, nella speranza che aperture prolungate portino maggiori guadagni. Carlo Pileri, presidente dell’associazione dei consumatori Adoc, ha detto: “L’Adoc (l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) è favorevole al decreto sulla liberalizzazione delle aperture dei negozi perché offrirà una opportunità di acquisto, di scelta e di comparazione anche in orari diversi da quelli in cui la maggior parte dei consumatori lavora. Questa situazione del tutto nuova per l’Italia darà l’opportunità al commercio di rinnovarsi e di lavorare sulla vera concorrenza per conquistare la clientela. Come Adoc ci auguriamo che la concorrenza porti ad una forte riduzione dei prezzi, unica soluzione per risollevare l’economia del paese”.

La liberalizzazione degli orari sarà valida anche per bar e locali, un aspetto che forse i consumatori apprezzeranno meno. L’orario di apertura sarà esteso oltre le 2 di notte, con il rischio che la tranquillità dei residenti e lavoratori sia turbata dalla movida notturna senza più regolamentazioni. Si pone allora anche un problema alla sicurezza, come spiega Giorgio Ciardi, delegato alla sicurezza del sindaco Gianni Alemanno: “Serviranno in primis sanzioni più dure per chi viola le regole. Ma per metterle in pratica sono necessari più fondi per la polizia municipale: è impensabile che tutte le iniziative nazionali del governo vadano a ricadere sulle spalle dei Comuni. Le Ztl notturne dovranno adeguare l’orario di chiusura, spostando alle 5 (invece delle 3) la riapertura dei varchi alle auto