Il libro per bambini trovato vicino a Giulia Cecchettin e il giallo degli oggetti mancanti: cellulare, una scarpa…

In attesa dell'interrogatorio di Filippo Turetta, gli inquirenti si concentrano su tre nuovi elementi emersi dalle indagini.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Novembre 2023 - 14:41
libro giulia cecchettin

foto dal web

Filippo Turetta ha passato le prime ore nel carcere di Verona. In attesa dell’interrogatorio a cui sarà sottoposto nei prossimi giorni, gli inquirenti si concentrano su tre nuovi elementi emersi dalle indagini. Il primo è il fumetto per bambini “Anche i mostri si lavano i denti!” della veneta Jessica Martinello ritrovato nella conca del lago di Bartis dove è stato trovato il cadavere di Giulia Cecchettin. Il secondo è la mancanza di una scarpa e il terzo è il cellulare della ragazza, di cui non c’è traccia.

Il libro per bambini trovato vicino al cadavere di Giulia Cecchettin

Il libro a colori trovato vicino al cadavere di Giulia Cecchettin si chiama “Anche i mostri si lavano i denti”. Lo ha realizzato nel 2020 una disegnatrice di Bassano del Grappa che si chiama Jessica Martinello con la collaborazione di Gregoire Mabire. Il volume è destinato ai bambini di tre anni. Insegna a lavarsi i denti. Il ritrovamento è considerato significativo perché la ragazza dopo la laurea si era iscritta a una scuola di grafica. E sognava proprio un futuro da disegnatrice per l’infanzia. L’ultima copia venduta nel centro commerciale in cui sono andati i due ex fidanzati risale al 24 agosto. Una delle tesi è che quel libro glielo avrebbe regalato proprio Turetta. Che nel canalone vicino al lago di Barcis avrebbe lasciato un’altra ventina di oggetti.

Il giallo degli oggetti mancanti

Tra questi un cardigan e un giubbotto, una gonna e una maglietta. C’è poi un altro giallo che riguarda una scarpa. Un mocassino sinistro è stato infatti ritrovato ed è considerato appartenente a Giulia. Nessuna traccia invece dell’altra scarpa, quella destra. Non si trovano nemmeno il computer in cui c’era la tesi e la borsa, oltre al cellulare della giovane.

Il cellulare di Giulia ha dato segnali fino a poco prima delle 23 dell’11 novembre, giorno della scomparsa. Il telefono della vittima potrebbe fornire ulteriori elementi di contestazione a Turetta. Ma per farlo gli inquirenti dovranno trovarlo. Intanto la procura paventa anche l’ipotesi di contestare a Filippo Turetta il reato di occultamento di cadavere. Il suo avvocato potrebbe chiedere già domani la perizia psichiatrica al giudice.