Maltempo, allerta arancione in Emilia Romagna e Lombardia. Venezia: ancora acqua alta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Dicembre 2019 - 09:23 OLTRE 6 MESI FA
Maltempo, Ansa

Maltempo (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Per Natale è stata emanata un’allerta maltempo arancione in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

Prevista ancora acqua alta a Venezia.

Il  giorno di Natale, secondo le previsioni del Comune, la marea toccherà il massimo di 120 centimetri. A Santo Stefano, invece, sempre secondo l’amministrazione locale, l’acqua alta raggiungerà i 90 centimetri intorno alle 23.45.

Da segnalare anche il pericolo valanghe marcato in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. In Alto Adige uno snowboarder tedesco è morto martedì  travolto da una slavina. Impegnativo l’intervento dei soccorritori che, a causa delle difficili condizioni meteo, hanno dovuto rinunciare all’utilizzo dell’elicottero e raggiungere il luogo dell’incidente con i cani e le motoslitte. L’allarme è stato dato dalla moglie dell’uomo, preoccupata per non averlo visto scendere a valle.

Resta anche la preoccupazione nel Ferrarese, nel delta del Po, dove è stata confermata, per oggi e domani, l’allerta arancione. La criticità idraulica è infatti riferita al transito della piena fra Pontelagoscuro, alle porte di Ferrara, e il mare e a Bondeno sul fiume Panaro, affluente del Po, per effetto di rigurgito della piena del fiume.

Confindustria Teramo, danni per milioni di euro.

“Inutile dire che il danno che la nostra provincia è costretta a sopportare è quantificabile in milioni di euro, per ritardi nelle consegne, maggior tempo per la percorrenza di tratti alternativi, maggiori costi del personale e, soprattutto, cancellazione o annullamento di appuntamenti e visite di buyers importanti che, in alcuni casi, sono scoraggiati dal dover affrontare tempi di viaggio imbarazzanti”.

Lo afferma il presidente di Confindustria Teramo, Cesare Zippilli, chiedendo la riapertura del casello di Roseto, un “sollecito intervento del Genio Pontieri” e un “immediato intervento per l’utilizzo dell’intera carreggiata del tratto autostradale”. In una nota inviata, tra gli altri, al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, al governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, al Prefetto di Teramo, Graziella Palma Maria Patrizi, e al presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, il leader degli industriali evidenzia “l’estremo disagio a cui sono sottoposte tutte le attività economiche e produttive della provincia, chiaramente amplificato in questo periodo particolare dell’anno”. Confindustria Teramo, ricordando che “in questo territorio insistono quattro macro aree industriali, un’area di crisi complessa e un cratere sismico già fortemente penalizzato per i ritardi nella ricostruzione” post terremoto, “nel pieno rispetto della legalità, ritiene che la scelta operata dal Gip del Tribunale di Avellino nell’avvio del sequestro preventivo dei viadotti autostradali della A14, comprensibile nel merito, avrebbe tuttavia dovuto tenere in seria considerazione le conseguenze inevitabili del provvedimento stesso”. Sottolineando che, nella stagione invernale, in caso di maltempo, “si rischia di arrivare ad una situazione apocalittica”, Zippilli chiede “la riapertura del uscita e dell’ingresso in direzione Nord del casello di Roseto; un sollecito intervento del Genio Pontieri per una immediata soluzione ai problemi di sicurezza dei bordo-ponti e del Ponte Cerrano; un immediato intervento per l’utilizzo dell’intera carreggiata del tratto autostradale interessato, unitamente ad una concomitante limitazione nella velocità di transito e al divieto di sorpasso, con conseguente riduzione di rischio incidenti e di possibile collisione con le barriere laterali”.