Messina: la storia degli scomparsi nel fango. I racconti dei familiari

Pubblicato il 6 Ottobre 2009 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA

fangoNon si sa neppure con certezza quanti siano i dispersi nel fango nel messinese. Per la sala operativa di Messina sono 37, per Bertolaso non sono più di 9, quel che è certo è che i nomi di Ilaria, Francesco, Lorenzo, Salvatore, Maria, Giuseppa, Alessandro, sono ancora sulla lista delle persone scomparse.

Le ricerche continuano, c’è chi scava con le mani ed ora che è tornato il sole il fango si è indurito, diventando una roccia polverosa.

In via Rizzo, a Giampilieri, Antonio Lonia da quattro giorni non fa altro che andare avanti e indietro, scavando e spronando i soccorritori a cercare lì dove, sabato, è stato trovato il cadavere della moglie Maria Letizia Scionti e, poco più in là, quello del suocero Salvatore Scionti. Non si trovano ancora i loro due bambini, Francesco, due anni e mezzo, e Lorenzo, 6 anni. «Cercateli, devono essere qui, vicino alla loro mamma», ripete. Lui si è salvato perché era al lavoro.

Giuseppe De Luca ha perso la moglie Teresa, il suo corpo è stato recuperato seicento metri più giù della loro casa, ma aspetta ancora di avere notizie di Ilaria, la loro bambina di 5 anni. «Ero al bar con Anselmo, l’altro mio figlio di 8 anni – ha raccontato Giuseppe – Quando ha cominciato a piovere, mia moglie ci ha raggiunti per pochi minuti con la bambina per portare un giubbottino ad Anselmo. Poi la montagna è venuta giù, le ho viste inghiottire dal fango».

Non c’è più nemmeno la nonna di Ilaria, Giuseppa Calogero, che era in casa di un’amica, Maria Li Causi, la sera del disastro. Tutte e due trascinate via dal fango e non ancora ritrovate.

Stessa cosa per la compagna di Enzo Coco e il loro figlio Salvatore di 4 anni. Lui continua a sperare: «Magari sono stati portati in un residence e non me l’hanno detto – dice – ho girato tutti gli ospedali, aspetto notizie dall’unità di crisi, non so più nulla nemmeno della mia casa».

Non si trova nemmeno Alessandro. «Ha solo 22 anni – ripete disperata Maria Ardì, la moglie – cercatelo, aiutateci».