Messina, ondata di maltempo: 18 morti e 40 feriti in Sicilia. Ancora dispersi

Pubblicato il 2 Ottobre 2009 - 07:20 OLTRE 6 MESI FA

MessinaUn’ondata di maltempo ha causato la morte di diciotto persone in Sicilia. La zona più colpita è il messinese dove ci sono state frane e crolli nelle colline attorno alla città e in particolare nel villaggio di Giampilieri Superiore.

Il bilancio, ancora provvisorio, parla di quattordici vittime accertate e una trentina di feriti. Il Consiglio dei Ministri, riunito nella mattinata, ha decretato lo stato di emergenza.

Sul posto è arrivato anche il Capo dipartimento della Protezione  Civile, Guido Bertolaso che parla di «una situazione molto seria, critica  e difficile»  a causa delle difficoltà logistiche per prestare i soccorsi.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano si è messo in contatto con il prefetto di Messina Franco Alecci, chiedendo di essere aggiornato ed esprimendo il suo cordoglio alle famiglie delle vittime.

Cinque delle quattordici vittime sono state identificate.  A Giampileri hanno perso la vita Pasquale Bruno, 40 anni, travolto e soffocato dal fango nella piazza del paese e un pensionato di 70 anni, Francesco De Luca, annegato nello scantinato della sua casa rurale, in contrada Vallone, sempre in territorio di Giampilieri.

A Scaletta sono stati recuperati tre corpi. Sono quelli di Martino Scibilia, 80 anni, la cui badante è stata estratta viva dalle macerie, Salvatore scionti 64 anni, riconosciuto dal figlio, e l’agente della polizia ferroviaria Roberto Carullo travolto dal fango nella sua auto sotto un ponte mentre ritornava a casa dal lavoro.

I dispersi, nel solo comune di Messina, sarebbero almeno una ventina. Lo afferma il sindaco il sindaco Giuseppe Buzzanca, sottolineando che «si sta lavorando anche con i cani per cercare di trovarli».

«Siamo ancora isolati da Catania, i soccorsi sono venuti da Palermo e dalla Calabria – osserva Buzzanca – ma sui posti dove l’emergenza è maggiore, come la zona sud della città, si arriva soltanto a piedi e il traffico è completamente paralizzato».

Il paese è ancora isolato. Le frane hanno interrotto infatti l’autostrada, la strada statale e la ferrovia per Catania. Centinaia di persone sono rimaste nelle loro auto, senza poter andare avanti nè tornare indietro.

A Giampileri i residenti si sono arrampicati sui tetti per sfuggire alla piena: alcuni sono stati soccorsi con l’elicottero della Protezione civile che sta sorvolando la zona ed è stato chiesto l’intervento della Marina militare. La Protezione civile sta allestendo campi di accoglienza in alcune scuole con brandine e tende.

Situazione critica anche a Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga, dove sono in corso le ricerche di una persona dispersa sotto le macerie di una palazzina crollata. Allagamenti e case evacuate a Giardini Naxos: una trentina di famiglie ha trovato riparo nella caserma dei carabinieri.

In prefettura è stata istituita un’unità di crisi.