Resta incastrato sulle prealpi venete. Liberato con esplosivo muore dopo poco

Pubblicato il 25 Giugno 2012 - 14:03 OLTRE 6 MESI FA

VICENZA – L’alpinista bolognese Nicola Tassoni, rimasto bloccato domenica pomeriggio sulle prealpi venete è morto. L’uomo, 52 anni, era stato investito da una scarica di massi ed era rimasto imprigionato all’interno di una spaccatura della parete del “Milite” a 1600 metri. Torrione situato nella zona delle guglie del Carena.

Schiacciato tra due massi, dal bacino ai piedi, l’agonia dello scalatore è durata sette ore fino al salvataggio da parte del Soccorso Alpino che è riuscito a liberarlo con micro cariche esplosive.

Le operazioni per liberare Tassoni dal masso di 30 quintali che lo ha schiacciato sono state piuttosto delicate e complesse: le squadre di soccorsi della stazione di Recoaro-Valdagno, si sono dovute coordinate anche con i vigili del fuoco, hanno tentato di spostare il masso, vincolandolo con funi e cercando di sollevarlo con verricello e Tirfor. Quindi è stato richiesto l’intervento di una squadra di disostruttori della VI Delegazione speleo del Soccorso alpino. Questi ultimi con l’aiuto di microcariche di precisione sul sasso sottostante hanno tentato di di aprire un varco.

Costantemente assistito da un medico, Nicola Tassoni, è stato poi portato d’urgenza all’ospedale di Verona, dopo le 20. Il suo cuore ha smesso di funzionare nella notte. Le condizioni erano disperate.