Bimba morta durante biopsia, aperte tre inchieste. I genitori: “Chi ha sbagliato paghi”

Pubblicato il 19 Aprile 2011 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – La loro figlioletta di sette mesi è morta per una biopsia al cuore e ora Nicola Coratella e Denise Magno chiedono giustizia. Vogliono sapere la verità e cosa sia successo veramente durante il ricovero della piccola. “Se dagli accertamenti emergesse che la nostra Nicole aveva una malformazione, o che ci fosse una patologia per la quale non si poteva fare nulla, allora ci metteremmo l’anima in pace – spiegano all’Ansa – Ma se, come sospettiamo, ci fossero stati degli errori, allora chi ha sbagliato deve pagare”.

Intanto sulla vicenda sono state aperte tre inchieste all’ospedale Regina Margherita. La procura ha aperto un fascicolo in seguito alla denuncia dei genitori attraverso l’avvocato Maurizio Bortolotto; Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta ministeriale, ha avviato un’istruttoria; Leoluca Orlando, presidente di quella parlamentare sugli errori medici, ha chiesto all’assessore regionale alla Sanità, Caterina Ferrero, una dettagliata relazione sull’accaduto.

I genitori della piccola raccontano: “Pensiamo – dicono – che vi sia stata una serie di errori. A cominciare dalla pediatra, che ha sottovalutato la situazione. Nostra figlia soffriva da due mesi di una forma influenzale e aveva iniziato a non mangiare e, a causa della tosse, a non dormire. Ci è stato fatto acquistare un antibiotico ma ci è stato detto di non somministrarlo. E di recente la dottoressa ci aveva detto avremmo dovuto portare Nicole al mare”.

Quanto al ricovero in ospedale, il ‘Santa Margherita’ di Torino, “al pronto soccorso le avevano assegnato un codice verde, segno che non si erano accorti della gravità della situazione. Solo in un secondo momento dagli esami è emerso che Nicole aveva il cuore ingrossato”.