No Tav, commissario Virano: “Violenti? Sono invitati, non infiltrati”

Pubblicato il 4 Marzo 2012 - 15:57 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Per gli episodi di violenza in Val di Susa, si e’ di fronte a degli ”invitati” e non ”infiltrati”: lo ha detto il commissario straordinario di governo per la Tav, Mario Virano, intervistato da Lucia Annunziata nella trasmissione ”Mezz’ora”. La quota italiana della prima fase del progetto della Tav Torino-Lione costera’ 2,7 miliardi di euro: lo ha detto il commissario straordinario di governo per la Tav, Mario Virano, intervistato da Lucia Annunziata nella trasmissione ”Mezz’ora”.

”Vedremo – ha spiegato Virano – se poi c’e’ bisogno” di avviarne altre ”perche’ abbiamo assunto quelle posizioni dei sindaci che ci hanno detto: prima di fare altri interventi sfruttiamo fino in fondo la linea esistente”. Da circa un anno e’ stata attivata ”una particolare struttura” denominata GITAV (gruppo Interforze Tav) delle forze dell’ordine, per prevenire i rischi di infiltrazioni della criminalita’ organizzata nei lavori della Tav Torino-Lione: lo ha reso noto il Commissario straordinario del Governo per la stessa Tav, Mario Virano.

Il Gitav – ha reso noto Virano intervistato da Lucia Annunziata nella trasmissione ”Mezz’ora” – e’ coordinato da un colonnello dei Carabinieri, e’ composto anche da uomini della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) e ”sta facendo, prima di qualunque opera, delle penetranti azioni su tutti gli atti che vengono messi in campo proprio per prevenire, non reprimere – ha aggiunto Virano – questo tipo di problemi”.

Nella Val di Susa c’e’ amianto ma la galleria della Tav Torino-Lione ”si puo’ fare con relativa e ragionevole sicurezza”: lo ha detto il commissario straordinario di governo per la Tav, Mario Virano, rispondendo alle domande di Lucia Annunziata nella trasmissione ”Mezz’ora”.

Il progetto iniziale – ha spiegato Virano – intercettava il monte Musine’ ”che e’ la massima concentrazione rocce amiantifere e quindi – ha aggiunto – e’ stato saggio spostare il tracciato”. ”Abbiamo spostato il tracciato nella zona che, sulla base delle conoscenze geologiche esistenti – ha aggiunto Virano – evitano o riducono al minimo questo tipo di rischio”.

”Tutte le verifiche che sono state fatte dal Ministero dell’ambiente – ha sottolineato Virano – ci confortano che questo problema” dell’amianto ”non ha una rilevanza particolare”.  Virano, infine, ha ricordato che ”nella stessa montagna si sta scavando un’analoga galleria di 12 chilometri, che e’ la galleria di sicurezza dell’autostrada, senza problemi, ne’ reali, ne’ sollevati; pochi anni fa – ha concluso –  e’ stata scavata una’analoga galleria da societa’ energetiche per una grande condotta sotterranea”.

Per le consultazioni sulle grandi opere, il commissario per la Tav Torino-Lione, Mario Virano, ritiene che ”ragionevolmente si puo’ pensare che una evoluzione del modello italiano possa essere piu’ affine, per sensibilita’, per cultura, per modello istituzionale, al modello francese, ovviamente tutto da ritarare sulla base italiana”.