Hai l’orto? Arriva il personal trainer per aiutarti a coltivarlo

Pubblicato il 15 Ottobre 2011 - 01:00 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – La passione degli italiani, ma soprattutto dei milanesi, per gli orti raggiunge una nuova vetta: dopo gli orti sul balcone e quelli a parete arrivano gli orti da passeggio. E per gestirli potrete sempre chiedere aiuto ad un tutor speciale. Dopo il personal trainer, il personal shopper, il personal life coach, ora tocca al personal vegetable gardener, ossia un tutor per aiutare i novelli coltivatori metropolitani a gestire il proprio orto cittadino. Una chimera? Non proprio. Il mercato in questo momento lo consente. Dal guerrilla gardening nei centri città, agli orti portatili le opportunità per coltivare l’insalata nel cestino della bicicletta abbondano.

Sarà che c’è un piccolo agricoltore in ognuno di noi, ma il cemento e l’asfalto delle metropoli ci ha stufato. Divenuti oramai maestri degli spazi, siamo in grado di sfruttare ogni singolo centimetro quadrato e sempre più spesso questo luogo viene destinato alla coltivazione di verdure dell’orto. Già da tempo gli orti urbani spopolano, grazie ad amanti del verde che piano piano recuperano ogni singolo lembo di terreno vergine sotto un cavalcavia o dietro una rimessa.

Ma Coldiretti è andata oltre grazie all’orto prêt-à-porter. Claudio Mori e Laura Forni, imprenditrici agricole lombarde hanno ideato dei mini orti da mettere sui davanzali, in spazi ristretti nei balconi o sulla scrivania in ufficio per godere di un po’ di natura in mezzo alle scartoffie. Sono così piccoli – spiegano da Coldiretti Lombardia – che è possibile portarli in giro, legarli ai cestini delle bici o metterli nel porta-bevande dell’auto: degli orti da passeggio quindi.

Esattamente di quanto spazio stiamo parlando? L’orto “pocket” si realizza in un vasetto di 14 centimetri di diametro, biodegradabile al 100 per cento, fatto con un materiale ottenuto riciclando gli scarti del riso. In una manciata di terriccio – spiega Coldiretti Lombardia – è possibile coltivare fagioli, fagiolini o insalate magari in abbinamento con il Tagete (un fiore che è un repellente naturale contro gli insetti) oppure con la Violetta.

Si tratta di un modo semplice e diretto per stare a contatto con la natura, portandosela direttamente in ufficio. In Lombardia – stima la Coldiretti – ci sono oltre un milione di balconi e terrazzi coltivati, di cui oltre 700 mila concentrati fra Milano, Bergamo e Brescia. E per chi ha poco spazio, oltre all’orto pocket c’è quello a parete, composto da una cornice in legno con dei ganci e da un pannello assorbente, spesso alcuni centimetri, nel quale si creano delle sacche in cui inserire piante e terriccio. Un quadro astratto mutevole e in costante crescita costituito da erbe aromatiche come prezzemolo o rosmarino, insalata e fragole, peperoncini e legumi.