Padova, ragazzo di 15 anni trovato morto nel Brenta: si indaga per istigazione al suicidio

Inizialmente il fascicolo era aperto per sequestro di persona: il cambio di ipotesi di reato consentirà alla Procura di poter fare l'autopsia sul corpo del ragazzo probabilmente già domani o venerdì

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Aprile 2022 - 09:58 OLTRE 6 MESI FA
Padova, ragazzo di 15 anni trovato morto nel Brenta: si indaga per istigazione al suicidio

Padova, ragazzo di 15 anni trovato morto nel Brenta: si indaga per istigazione al suicidio (Foto Ansa)

Si indaga per istigazione al suicidio per la morte di Ahmed Joudie, il ragazzo di 15 anni di origini marocchine trovato ieri morto nel fiume Brenta, a Padova. 

Inizialmente il fascicolo era aperto per sequestro di persona: il cambio di ipotesi di reato consentirà alla Procura di poter fare l’autopsia sul corpo del ragazzo probabilmente già domani o venerdì.

Ragazzo trovato morto nel Brenta a Padova: si indaga per istigazione al suicidio

Il medico che ha fatto un primo esame esterno sul corpo del ragazzo la mattina del ritrovamento sul fiume non ha trovato segni di colluttazione o violenza. Nessun segnale che lasci intendere che il ragazzo, prima di finire del fiume, abbia opposto resistenza a qualcuno, ma sarà l’autopsia a stabilire l’ora del decesso con esattezza, e a chiarire le cause della morte.  

Padova, ragazzo di 15 anni scomparso trovato morto nel Brenta  

Dopo cinque giorni di attesa e angoscia, martedì mattina, 26 aprile, nelle acque del fiume Brenta, a Padova, è stato trovato il corpo senza vita di Ahmed, scomparso da casa giovedì scorso. 

Il cadavere era sotto la passerella pedonale che unisce le località di Torri e Cadoneghe, dove era stato rinvenuto il suo telefono cellulare.

Prima l’ecoscandaglio della barca dei pompieri ha individuato una sagoma; poi i sommozzatori sono andati quasi a colpo sicuro, trovando il ragazzo a 7 metri di profondità.

Niente segni di morte violenta, nessuna ecchimosi o ferita, che, ad una prima ricognizione, faccia pensare a una colluttazione.

Chi era Ahmed, trovato morto nel Brenta a Padova

Ahmed Joudier, origine marocchina, residente nel popoloso quartiere di Mortise, aveva addosso gli abiti con i quali era uscito di casa, dopo aver salutato la mamma: una tuta da ginnastica nera e un paio di sneakers bianche.

Il volto, dice chi lo ha visto quando è stato adagiato sull’erba, quasi intatto, tale da permettere facilmente l’identificazione.

Ragazzo trovato morto nel Brenta a Padova: ipotesi suicidio

Quello di Ahmed potrebbe essere un suicidio messo in atto la sera stessa della sparizione.

Manca ancora all’appello la bicicletta rossa con cui Ahmed era uscito di casa, dicendo che si incontrava con gli amici.

E manca, soprattutto, una risposta al messaggio sinistro, un vocale su wahtsapp, inviato la sera del 21 aprile all’ex fidanzata 17enne: “Ho delle questioni in sospeso con alcune persone, più che altro penso che morirò, penso di si, o se non muoio avrò delle ferite gravi, ti amo”.

Parole inquietanti, a cui la ragazza non aveva dato peso, inizialmente, ma che dopo un giorni di inutile attesa l’hanno convinta a segnalare quel messaggio alla Polizia. Nessuno è conoscenza di frequentazioni pericolose del ragazzo. Di lui non c’erano segnalazioni alle forze dell’ordine, neanche per ordine pubblico.

La chiave di molte risposte è probabilmente nel ‘mondo’ nascosto in quel telefono. Dati sui quali ora sta lavorando la Questura, con gli agenti della squadra mobile e la scientifica di Padova.