Polemica sul ‘pecorino romeno’, i produttori: “Ma non vendiamo in Italia”

Pubblicato il 14 Settembre 2010 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA

Il polverone nato sul pecorino Made in Bucarest ha lasciato di stucco i produttori, Andrea, Pierluigi e Gianmaria Pinna (sardi) che con la loro Lactitalia producono in Romania mascarpone e formaggi stagionati ispirati a quelli italiani. Ora si difendono perché non si aspettavano così tanto clamore: “Non vendiamo in Italia ma essenzialmente in Romania”.

“Arrivano mail minacciose. Ecco qua: ‘Quando leggo di persone così, vorrei che pubblicassero anche le foto, così posso sputargli in faccia quando li incontro’. Capito?”, raccontano gli imprenditori intervistati dal Corriere della Sera.

Loro producono pecorino sia a Sassari che in Romania: la vicenda della Lactitalia (la loro ditta all’estero) è emersa dai registri della Camera di commercio di Bucarest, e ora i Pinna devono difendersi dall’accusa di concorrenza sleale e di conflitto di interesse. L’impresa produce formaggi a prezzi concorrenziali ed è di proprietà per un terzo del governo e per il resto dei Pinna. Loro però rappresentano il made in Italy attraverso i consorzi. Andrea Pinna è vice presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino sardo, mentre suo cugino Pierluigi è consigliere dell’ente che ne certifica il controllo di qualità.

Ora hanno affidato la difesa a un comunicato: “Lactitalia lavora essenzialmente latte vaccino romeno per produrre formaggi da vendere sul mercato locale e non è in grado d’importare i costosi prodotti italiani se non in piccole quantità. Il 75% di quello che produciamo è per la Romania”. Sul sito dell’azienda però si parla della messa in vendita anche in Usa ed Europa. “Ripeto: vendiamo soprattutto in Romania. Ma esportiamo una piccola parte anche in America ed Europa del cosiddetto grattugiato stagionato”. Insomma lo stesso simil-made in Italy che producono tanti altri paesi a basso costo. Niente a che vedere col pecorino dop che producono invece in Sardegna.