Sciopero dei giornalisti, Alessandro Sallusti non aderisce?

Pubblicato il 23 Novembre 2012 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA
Alessandro Sallusti (Foto Lapresse)

ROMA – Nel giorno dello sciopero indetto contro la salva-Sallusti, Alessandro Sallusti potrebbe non scioperare. Sembra un gioco di parole ma a quanto pare è così. Lunedì i giornalisti non lavorano per protestate contro la legge sulla diffamazione in discussione in Parlamento che a detta della Federazione della stampa “limita fortemente il diritto all’informazione”.

Un tema arrivato in Aula proprio per “salvare” Sallusti dal carcere dopo una sentenza di condanna. Il Giornale, diretto da Sallusti, potrebbe quindi essere normalmente in edicola martedì. Scrive Repubblica:

Forse sì se è vero, come confermano fonti di via Negri, che Alessandro Sallusti, pare surreale, sta pensando di spiazzare il mondo dei media e quello politico con una mossa a sorpresa (nemmeno troppo, dice chi lo conosce bene): fare uscire il suo giornale martedì. Sfilare se stesso e il quotidiano che dirige dallo sciopero proclamato dalla Fnsi. L’intenzione sarebbe stata comunicata dallo stesso Sallusti ieri pomeriggio ai collaboratori più stretti.

«Chiederemo a tutti i colleghi di aderire allo sciopero — fanno sapere dal cdr del Giornale — . È stato indetto per difendere la categoria. Ci auguriamo non ci siano sorprese». Già. Tuttavia pare che potrebbero non mancare. Se lo smarcamento al quale sta pensando Sallusti (sempre più critico verso Fnsi e Ordine dei giornalisti, e fedele alla linea «non voglio mobilitazioni per me») venisse confermato e il quotidiano della famiglia Berlusconi martedì finisse sugli scaffali semivuoti delle edicole, in via Negri si creerebbe una spaccatura: l’ultima di una lunga serie. “Lealisti” (alla direzione) da una parte, e favorevoli a uno «sciopero sacrosanto » dall’altra.