Sequestrato Faber Beach a Ostia: stabilimento fallito con 8,3 milioni di debiti

di Filippo Limoncelli
Pubblicato il 31 Ottobre 2013 - 10:16 OLTRE 6 MESI FA
faber beach ostia

Il Faber Beach a Ostia

ROMA – Il Faber Beach, noto stabilimento balneare di Ostia, è stato dichiarato fallito per 8,3 milioni di euro di debiti e sequestrato dalla Guardia di Finanza.

I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno sequestrato, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini preliminari Massimo Di Lauro, la struttura vero punto di riferimento dell’estate del litorale della Capitale e della movida notturna estiva.

Il sospetto degli inquirenti è che che la società proprietaria dello stabilimento sia stata deliberatamente avviata al dissesto finanziario. Gli accertamenti delle Fiamme Gialle del II Gruppo di Ostia, hanno portato ad individuare il “percorso criminale” seguito per distrarne il patrimonio ed avviare l’azienda verso un fallimento pilotato ed una bancarotta programmata. Il piano messo in atto dal gestore dello stabilimento sequestrato è quello classico della spoliazione programmata del patrimonio aziendale.

I rami d’azienda in attivo vengono ceduti a società “pulite”, precostituite ed affidate a prestanome, in maniera tale che in capo all’azienda “decotta” rimangano solamente i debiti e le passività. Una volta rispettato il copione, è stato, pertanto, possibile proseguire l’attività “sotto nuove spoglie”, sottraendosi alle azioni esecutive intentate dai creditori.

Le indagini condotte dai militari dagli investigatori guidati dal comandante Teodoro Gallone hanno, comunque, permesso di ricostruire il percorso, individuare le responsabilità e, soprattutto, reperire i beni “illecitamente sottratti ai creditori”, si sottolinea in una nota.

I sigilli dell’autorità giudiziaria riguardano oltre il lido, un ristorante, alcuni conti correnti e numerose quote sociali. L’intera massa aziendale è stata affidata alla responsabilità di un amministratore che, su mandato del giudice, avrà cura di proseguire l’attività commerciale, salvaguardando i posti di lavoro e recuperando, nei limiti del possibile, i crediti esistenti per soddisfare le varie pendenze debitorie.

I quattro responsabili che sono stati denunciati dovranno ora rispondere dei reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.