Rapporto Sos Impresa: “Roma violenta più di Napoli e Catania”

Pubblicato il 10 Gennaio 2012 - 11:49 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''La tragica rapina del 4 gennaio scorso nel quartiere popolare di Tor Pignattara ha inaugurato il 2012 confermando lo stato di emergenza di sicurezza in cui versa la capitale da almeno cinque anni. La lunga scia di sangue dell'anno che si e' appena concluso ha contato 20 sparatorie e 39 omicidi: piu' di quanti se ne siano verificati in citta' a forte radicamento mafioso come Catania, Palermo, Napoli o Reggio Calabria''. E' quanto mette in evidenza il rapporto 'Le mani della criminalita' sulle imprese' di Sos Impresa.

Secondo il rapporto Confesercenti ''rispetto al 2010 le rapine a Roma sono aumentate dell'11% e la violenza investe sia le periferie e le borgate, sia il centro storico e i quartieri piu' ricchi come Prati, Eur e Parioli''.

Roma inoltre ''e' da decenni il luogo per eccellenza dell'usura, una pratica che si puo' far risalire agli inizi della sua stessa storia'' spiega il rapporto, precisando che nella capitale si trovano tutte le fenomenologie fino ad oggi note del sistema. A Roma, sottolinea Sos Impresa, ''malgrado le rassicurazioni e le firme di patti di vario genere, l'ondata di conflitti a fuoco non accenna a smorzarsi e la paura cresce tra tutti gli strati sociali.

A questo bisogna aggiungere la scarsita' di uomini e mezzi in dotazione alle forze dell'ordine, che hanno immiserito i reparti investigativi e di intelligence''.