Tagli all’Università, l’ateneo di Bologna denuncia: “60 milioni in meno nel 2011”

Pubblicato il 30 Settembre 2010 - 18:47 OLTRE 6 MESI FA

Sessanta milioni di euro in meno. E’ la riduzione delle risorse stimata dall’Università di Bologna a fronte dei tagli nazionali al Fondo di finanziamento ordinario (che passerà da 7,2 a 6,1 miliardi, cioè il 15% in meno). Per l’Ateneo ”a fronte di tale riduzione del Ffo il mantenimento dei livelli attuali di qualità della didattica, della ricerca e dei servizi agli studenti è compromesso e chiedere di essere competitivi a livello internazionale è velleitario e persino grottesco, perché sfida le leggi di natura”.

Secondo le linee guida di bilancio ipotizzate in una seduta congiunta di Senato Accademico e Cda, per coprire le minori entrate le ipotesi riguardano un sostanziale blocco del turnover, maggiori entrate derivanti dalla razionalizzazione del patrimonio immobiliare, tagli non lineari per 11 milioni di spesa complessiva (tra cui ricerca, internazionalizzazione, biblioteche e servizi agli studenti) e interventi straordinari sulla gestione della liquidità.

Per ovviare a questi tagli, fa sapere l’Ateneo, ”diventa irrinunciabile il reintegro dello stanziamento nazionale, annunciato dal Miur e dal Mef: tale reintegro è non solo vitale, ma anche dovuto e atteso perché l’Alma Mater è da tutti riconosciuta sana, virtuosa e competitiva”. Il Rettore Ivano Dionigi, parlando con i giornalisti, si è augurato ”che il film che si è prospettato durante il Cda non venga mai proiettato”.