Aereo ucraino, “guasto al motore”. Ma perché l’Iran non vuol consegnare le scatole nere?
Pubblicato il 8 Gennaio 2020 - 13:27| Aggiornato il 9 Gennaio 2020 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Le agenzie di intelligence occidentali scartano per ora l’ipotesi che il Boeing 737 ucraino caduto poco dopo il decollo da Teheran con 176 persone a bordo sia stato colpito da un missile. Lo rivela una fonte d’intelligence canadese, citata da Ynet, il sito del giornale israeliano Yedioth Ahronot. L’ipotesi condivisa, spiega la fonte, è quella di un’avaria tecnica.
Esclusa anche l’ipotesi di un errore umano attribuibile al pilota. Scartata quella più grave – l’ha fatto l’ambasciata ucraina in Iran – di un attentato vista la tensione attualissima della crisi con gli Usa. Resta insomma solo quella del “guasto al motore”.
Il Boeing 737 della Ukraine Airlines è precipitato dopo il decollo all’aeroporto internazionale di Teheran Imam-Khomeini, perché uno dei motori avrebbe preso fuoco. I 177 passeggeri (divisi tra iraniani in larga parte e canadesi) sono tutti morti, nessun superstite. La prima versione ufficiale evoca “problemi tecnici”. Ma perché allora le autorità iraniane rifiutano – e lo hanno annunciato ufficialmente – di consegnare le scatole nere alla Boeing, la casa produttrice dell’aereo caduto?
“Non consegneremo le scatole nere alla Boeing”
L’Iran non darà a Boeing le scatole nere dell’aereo ucraino caduto subito dopo il decollo da Teheran con 176 persone a bordo. Lo riporta l’agenzia iraniana Mehr. Lo ha dichiarato il capo dell’aviazione civile iraniana Ali Abedzadeh senza senza specificare in quale Paese saranno inviate per essere analizzate.
Dall’Ucraina: “L’aereo era in buone condizioni”
“L’aereo era in buone condizioni, uno dei migliori”. Lo ha detto il presidente della Ukraine International Airlines Evgeny Dykhne parlando dell’incidente a Teheran. “Garantiamo la qualità di tutti i nostri aeromobili e le elevate qualifiche di tutti gli equipaggi”, ha sottolineato Dykhne, escludendo l’ipotesi di un errore del pilota. Allo stesso tempo i vertici hanno aggiunto di non poter fornire versioni fino a quando non verranno stilati i risultati dell’indagine ufficiale. Lo riporta la Tass. (fonte Ansa)