Brasile, l’accusa: “McDonald’s schiavizza i dipendenti”

Pubblicato il 21 Ottobre 2011 - 20:34 OLTRE 6 MESI FA

BRASILIA, 21 OTT – La McDonald's e' accusata in Brasile di schiavizzare i dipendenti, con una politica salariale ''analoga alla schiavitu'''.

L'azienda americana di fast food e' stata convocata dalla Camera dei deputati di Brasilia a giustificare la sua politica salariale e gli orari dei dipendenti, e corre il rischio di vedersi vietare la permanenza in Brasile.

Secondo l'accusa mossa alla rete commerciale McDonald's dal deputato Sabino Castelo Branco, i dipendenti brasiliani ricevono 2,52 real all'ora (circa un euro), per un totale di 380 real (160 euro) per 44 ore lavorate al mese, meno del salario minimo garantito dalla legge. Sia il sindacato, sia il tribunale del lavoro hanno gia' annunciato che appoggeranno misure restrittive e punitive contro l'impresa di panini e hamburger.

''E' una vergogna che un grande marchio globale si riveli un datore di lavoro schiavista'', ha detto Dora Maria da Costa, del tribunale superiore del Lavoro, che ha condannato la McDonald's a risarcire i 982 dipendenti in tutto il Brasile equiparando gli stipendi al salario minimo.