Egitto, test di verginità sulle manifestanti di Piazza Tahrir. L’esercito: “Verificheremo”

Pubblicato il 28 Marzo 2011 - 20:17 OLTRE 6 MESI FA

Piazza Tahir

IL CAIRO – I militari egiziani hanno preso ”le misure necessarie” per stabilire la veridicità delle denunce di Amnesty International su torture, tra le quali ”test di verginità” a carico di giovani donne, che sarebbero state commesse contro manifestanti di piazza Tahrir il 9 marzo scorso, quando l’esercito disperse energicamente una manifestazione, arrestò 18 donne ed un numero imprecisato di giovani uomini.

Lo afferma il Consiglio Superiore delle Forze Armate in un comunicato pubblicato lunedì 28 marzo sul suo sito in Facebook, precisando che ”sarà fatto a riguardo tutto quello che è necessario”. Nel comunicato si invita anche il popolo egiziano ”a non dare ascolto a voci tendenziose che mirano a deformare l’immagine delle persone oneste e servono la causa dei nemici della rivoluzione, seminando zizzania e incitando alla sedizione”.

Secondo la denuncia di Amnesty International, numerose manifestanti furono portate dai militari in un edificio vicino al Museo Egizio e furono sottoposte a shock elettrici, costrette a spogliarsi, a farsi fotografare nude ed a ”controlli sulla verginità”. Tra loro era anche una giornalista egiziana, che denunciò subito l’episodio.