Gb. “Dal miglio al sistema metrico”: la proposta di Lord Howe divide gli inglesi

Pubblicato il 17 Maggio 2012 - 13:52 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dal miglio al metro, dalla libbra al chilo, dalla pinta al litro. Addio “Sistema imperiale”, Londra vorrebbe passare al “Sistema internazionale”. Una proposta di Lord Howe of Aberavon, sostenitore della “Uk metric association” che arriva in occasione dei giochi olimpici di Londra 2012, ma che ha subito scatenato le reazioni degli affezionati della “pinta”. Tra i contrari al sistema metrico spunta il nome J.K. Rowling, la “mamma” di Harry Potter, oltre a baronetti, ammiragli e giornalisti. Il passaggio al sistema metrico per gli inglesi non sarebbe indolore: in tempi di austerity cambiare 500 mila cartelli al costo di 80 milioni di sterline potrebbe apparire come un oltraggio ai sudditi di sua maestà, chiamati dal governo di David Cameron a “tirare la cinghia”.

Il proposito di Lord Howe nasce da un lecito dubbio. La Gran Bretagna utilizza unità di misura definite nel 1824, sostenute dalla “British Weights and Measures Association”, ma nel 1973 ha aderito all’Unione Europea, dove dal 1995 il sistema metrico è stato introdotto per i paesi membri. Londra però, che non ha saputo rinunciare alle sue unità di misura, si è adeguata con una legga, ma ha introdotto un astuto cavillo: miglia & co. sono valide “per usi amministrativi, economici, di salute pubblica e di sicurezza”.

Si è arrivati così alla condizione in cui nelle scuole si insegnano le unità del Sistema internazionale, cioè il sistema metrico, mentre nella vita quotidiana i due sistemi di unità di misura convivono, generando non poca confusione. Se si entra in un pub si può ordinare solo la classica pinta di birra, che vale 0,57 litri. Ma il latte in bottiglia nei supermercati è venduto al litro. Anche i quotidiani fanno scelte differenti: il Guardia usa il Sistema metrico decimale nella sua redazione, mentre il Daily Telegraph rimane fedele al Sistema imperiale.

La disputa su quale sistema di misura vada adottato in Gran Bretagna va avanti ormai da anni, e non senza vittime. Basta pensare che nel 1999 la missione spaziale Mars Climate Orbiter, collaborazione tra la Gran Bretagna e la Nasa costata 328 milioni di dollari, si schiantò sul suolo marziano per un errore di comunicazione tra scienziati inglesi e americani, che lavorarono rispettivamente in “piedi” ed in “metri”.

Ora la preoccupazione di Lord Howe, ex ministro del governo di Margaret Thatcher, è per le migliaia di turisti in arrivo in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012. Ma il passaggio andrebbe fatto a caro costo per gli inglesi. E con molta probabilità anzi quasi sicuramente, anche questa volta il passaggio al metro dovrà aspettare. Dio salvi la regina (e la pinta).