India, attentato a Varanasi: anche un italiano tra i feriti. I Mujaheddin rivendicano l’esplosione

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 17:46 OLTRE 6 MESI FA

Tra i feriti della bomba scoppiata stasera nella città santa di Varanasi c’è anche un  italiano, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Pti. Un numero imprecisato di persone, una ventina secondo la fonte, si trovano all’ospedale a causa delle ferite riportate nella deflagrazione e nella ressa che si è formata dopo l’attentato.

L’uomo è ricoverata in ospedale e ”le sue condizioni non destano preoccupazione”. Lo assicurano fonti della Farnesina, spiegando che l’ambasciata locale ha attivato tutti i canali per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri connazionali nell’attentato. Il ferito è in contatto con l’ambasciata italiana ed è assistita da personale di fiducia dell’ambasciata.

Intano l’esplosione è stata rivendicata dal gruppo dei Mujaheddin indiani. Con un messaggio a numerosi media si precisa che l’attentato è stato realizzato per ricordare il 6 dicembre di 18 anni fa quando fu demolita la moschea Babri Masjid di Ayodhya.

Da parte sua il primo ministro indiano Manmohan Singh ha rivolto oggi un appello alla calma agli indiani, assicurando che se ”si è trattato di una provocazione di terroristi, essa non avrà alcun effetto”. Infine il sottosegretario agli Interni GK Pillai ha confermato che comunque un allerta è stata inviata a tutti gli Stati indiani.

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