Libano. Al Qaida prepara attacchi a Unifil

Pubblicato il 29 Dicembre 2009 - 20:48 OLTRE 6 MESI FA

Soldati dell'Unifil in Libano

Un nuovo allarme terrorismo per i caschi blu dell’Onu in Libano è stato sollevato dai servizi di sicurezza libanesi, che parlano di minacce concrete di attacchi orchestrati da al Qaida e gruppi radicali islamici palestinesi, che nel mirino hanno anche istituzioni dello Stato e ambasciate straniere a Beirut.

L’autorevole quotidiano an Nahar ha scritto oggi 29 dicembre che varie agenzie della sicurezza libanesi hanno avuto informazioni attendibili secondo cui la preparazione di attacchi alle forze dell’Onu nel Sud del Paese (l’Unifil) e ad altri obiettivi, viene coordinata dal gruppo palestinese Fatah al Islam e dal suo leader Abdel Rahman Awad. “Non sono certo informazioni nuove o inattese”, ha reagito un portavoce dell’Unifil, il colonnello Diego Fulco, contattato dall’Ansa.

“Non commentiamo mai informazioni di stampa, ma è evidente che per una missione come la nostra la minaccia del terrorismo è sempre presente e tenuta nella massima considerazione”. “Prova ne è che non abbassiamo mai la guardia, neanche in un periodo di festività come questo”, ha aggiunto il colonnello Fulco ricordando il ritrovamento e il sequestro di pochi giorni fa di un ingente quantitativo di esplosivo nei pressi di al Khiam, non lontano dal confine con Israele. Secondo le stesse fonti della sicurezza, si ritiene che Andel Rahman Awad si trovi nel campo profughi palestinesi di Ain el Helweh, ad una quarantina di km a Sud di Beirut, dove circa 80 mila persone vivono ammassate e che è fuori dal controllo delle autorità libanesi.

In quel campo, hanno aggiunto, al Qaida sarebbe in contatto con con il piccolo gruppo islamico Jund al Sham (Soldati del Levante), con lo scopo di preparare attacchi contro vari obiettivi. Sempre secondo le stesse fonti, a Jund al Sham sarebbe giunto circa due settimane un notevole quantitativo di denaro da parte di un alto esponente di al Qaida, per attivare le “cellule in sonno” nel campo di Ain el Helweh. Le fonti hanno aggiunto che le agenzie per la sicurezza stanno frattanto monitorando presunti elementi di al Qaida giunti in Libano dal Pakistan, attraverso la Turchia o la Grecia, o soprattutto attraverso la porosa frontiera con la Siria. Allarmi di possibili attentati contro l’Unifil e altri obiettivi da parte di al Qaida o Fatah al Islam non sono rari in Libano, dove in passato attacchi da parte delle due organizzazioni sono già stati messi a segno.