Papa Francesco non ferma boia Usa: Kelly sarà giustiziata

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Settembre 2015 - 23:40| Aggiornato il 30 Settembre 2015 OLTRE 6 MESI FA
Papa Francesco non ferma boia Usa: Kelly sarà giustiziata

Papa Francesco non ferma boia Usa: Kelly sarà giustiziata

NEW YORK – Papa Francesco non ferma il boia Usa. Salvo colpi di scena, Kelly Renee Gissendaner, 47 anni, condannata per l’omicidio del marito, sarà giustiziata martedì notte nel carcere di Jackson, in Georgia. Nonostante il clamoroso appello del Papa, la commissione di libertà vigilata della Georgia, incaricata di esaminare il caso, ha infatti respinto per la seconda volta il suo appello confermando l’iniezione letale. E’ la prima volta in 70 anni che una donna viene giustiziata in America.

Proprio oggi, dopo le parole rivolte nei giorni scori al Congresso Usa, Bergoglio ha rinnovato il suo appello in una lettera scritta dal nunzio apostolico in Usa mons. Carlo Maria Viganò. I membri della Commissione non hanno voluto fornire una motivazione per la decisione, precisando soltanto che hanno esaminato con molta attenzione la richiesta d’appello prima di pronunciarsi. Nell’istanza presentata dagli avvocati della donna, si sostiene che la condanna è inappropriata perché la Gissendaner non ha materialmente commesso l’omicidio del marito che è invece avvenuto per mano dell’allora amante, Gregory Owen. La donna è stata tuttavia considerata la mandante. Owen è stato invece condannato all’ergastolo, ma nel 2022 potrebbe uscire in libertà condizionata.

Gissendaner doveva essere giustiziata il 25 febbraio scorso, ma l’esecuzione fu rinviata al 2 marzo a causa del maltempo. Anche in questo caso, i suoi legali riuscirono a posticipare nuovamente l’esecuzione perché le fiale letali apparivano contaminate. Oggi, 29 settembre, la decisione finale: l’esecuzione procederà come stabilito.

Le esecuzioni di donne negli Usa sono un fatto raro e ne sono state giustiziate solo 15 (contro 1.400 uomini) da quando nel 1976 la Corte Suprema ha ripristinato la pena di morte. Giovedì prossimo è prevista l’esecuzione di Alfredo Prieto, 49 anni, originario di El Salvador, colpevole di aver ucciso 9 persone in California e Virginia tra il 1988 e il 1990. Nel 1992 ha invece stuprato e ucciso una 15enne in California. Nello stesso anno, in Virginia, ha massacrato tre giovani poco più che ventenni. E’ stato giudicato un serial killer, ma Prieto è affetto da disabilità mentale e solo la Corte Suprema può bloccare all’ultimo momento l’esecuzione. L’ultima condanna capitale eseguita in Virginia risale al 2013. Prieto sarà giustiziato con un’iniezione letale.