“Le patate fanno male”, negli Usa vogliono bandirle dalle mense scolastiche

Pubblicato il 20 Maggio 2011 - 14:09 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Di chi è la colpa se in America il tasso di obesità, anche infantile, fa impallidire ogni altra nazione? Non degli hamburger o dei donuts, ma delle patate. La patata è diventata il nuovo nemico pubblico negli Stati Uniti. Il governo federale vorrebbe diminuire la quantità di patate dalle mense scolastiche: tra frittelle, “french fries” e calorici purè è infatti un alimento molto presente nell’alimentazione americana.

Un nutrizionista italiano spiega cos’ha che non va. Filippo Ongaro studia gli effetti dei cibi sui processi cellulari e accusa: “La patata è un alimento inutile. Aveva senso in tempi di povertà, perché sazia e costa poco. Non apporta tante calorie, vero, ma ha un alto indice di glicemia che costringe il pancreas a produrre insulina”.

Favorevole il professor Giorgio Calabrese, docente di Nutrizione umana alla Cattolica di Piacenza: “Le patate non sono così colpevoli, contengono una buona dose di potassio, che fa bene ai muscoli e al cuore, e l’amido, zucchero complesso che dà gradevolezza, sazietà ed energia senza appesantire. Il problema degli americani è che le mangiano solo fritte. Mi arrabbio con quelle mamme che le considerano una verdura. Non lo sono. Però al forno, alla griglia, lesse, sono un ottimo alimento per i bambini. Gli mettano accanto carote, pomodori, del lattughino e vedranno come i loro figli impareranno a mangiare sano”.

In America non si preoccupano solo i nutrizionisti, ma anche i potenti produttori: gli stati del Maine e dell’Idaho sono già sul piede di guerra.