Paura se la bomba atomica vi scoppia vicino? come nei temporali, lontano dalle finestre, porte chiuse, nell’angolo

Paura se la bomba atomica vi scoppia vicino? come nei temporali, lontano dalle finestre, porte chiuse, nell'angolo, in caso di attacco nucleare

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 22 Gennaio 2023 - 16:44 OLTRE 6 MESI FA
Paura se la bomba atomica vi scoppia vicino? come nei temporali, lontano dalle finestre, porte chiuse, nell'angolo

Paura se la bomba atomica vi scoppia vicino? come nei temporali, lontano dalle finestre, porte chiuse, nell’angolo

La paura di una guerra nucleare si è diffusa in Europa dopo l’invasione russa dell’Ucraina e le minacce di Putin. Tanti si chiedono: come salvarsi dalla bomba atomica?

Se la bomba scoppia vicino a casa vostra che fare?Come sopravvivere ad una esplosione nucleare all’interno di un edificio di cemento. Quali sono i luoghi più sicuri in cui rifugiarsi in caso di un’onda d’urto e perché si dovrebbe stare alla larga da finestre, corridoi e porte. Un po’ come durante i temporali.

Uno studio di ricercatori dell’Università di Nicosia, a Cipro, indica cosa fare di fronte da un’emergenza così catastrofica se ci si trova all’interno di un edificio che abbia retto all’urto.

·      il posto migliore è ripararsi in un angolo di una stanza rivolti in direzione dell’esplosione;

·      meglio ancora una stanza senza aperture come un ripostiglio;

·      in alternativa, cercare rifugio dietro una sedia o un tavolo, tenuto conto dei pochissimi secondi a disposizione tra esplosione e arrivo dell’onda d’urto.

Comunque mai stare al centro di uno spazio qualsiasi perché la velocità dell’aria è maggiore.

Inoltre, le persone non devono stare vicino a finestre, porte o stazionare nei corridoi. Questo perché tali luoghi sottoposti all’urto con venti che viaggiano ad altissime velocità possono non solo sradicare strutture interne ma sollevare le persone in aria e farle ricadere pesantemente al suolo, causando così lesioni potenzialmente letali. Questo è quanto dichiarato dall’autore della ricerca, Dimitris Drikakis.

Lo studio ha utilizzato, attraverso il computer, modelli per simulare un’esplosione nucleare e studiarne le conseguenze sulle persone all’interno di edifici in cemento armato.

Un’esplosione di questo genere viene solitamente misurata in base alla quantità di sovrapressione in libbre per pollice quadrato (psi) che dipende dalla distanza dalla bomba nucleare durante la detonazione. Per sovrappressione si intende la pressione in eccesso rispetto al normale valore atmosferico.

Lo scoppio di una bomba nucleare polverizza chiunque si trovi nelle vicinanze e le radiazioni sono un rischio mortale per gli eventuali sopravvissuti. Ma esiste anche un ulteriore pericolo determinato dall’onda d’urto che ogni esplosione genera e che si diffonde verso l’esterno ad una velocità definita supersonica, cioè superiore alla velocità della luce.

Nello studio non si parla della guerra russa contro l’Ucraina ma si fa riferimento alle attuali tensioni geopolitiche e alla possibilità che si verifichi un evento nucleare catastrofico.

Le armi nucleari sono state utilizzate due volte dagli Stati Uniti nella fase finale della Seconda guerra mondiale contro le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki nel 1945.

La crisi dei missili di Cuba nel 1962 e il conseguente pericolo di un conflitto nucleare in piena Guerra Fredda tra le due superpotenze USA e URSS tenne il mondo con il fiato sospeso e oggi con l’invasione russa dell’Ucraina si verifica nuovamente il più grande confronto tra Mosca e l’Occidente dopo le reiterate minacce di Putin sul possibile utilizzo di armi atomiche.

Minacce che hanno generato nell’ opinione pubblica di diversi paesi crescenti preoccupazioni e paure tali da indurre gli scienziati ad esporsi con consigli che sperano, ovviamente, non debbano mai trasformarsi in pratiche.