Putin si prepara a lanciare missili sui Paesi della Nato: la nuova lettera della talpa di Mosca

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2022 - 19:57 OLTRE 6 MESI FA
Putin missili Paesi Nato

Putin si prepara a lanciare missili sui Paesi della Nato: la nuova lettera della talpa di Mosca (foto ANSA)

Nuovo documento inviato dall’interno dell’intelligence russa a Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio: secondo la fonte segreta l’invasione dell’Ucraina è effettivamente l’inizio della terza guerra mondiale, il Cremlino userà armi nucleari e colpirà Paesi Nato. I contenuti dello scritto – è bene ribadirlo – non possono essere verificati.

“Putin pronto ad attaccare la Nato”

Secondo la talpa dell’Fsb, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa, per Mosca “la terza guerra mondiale è iniziata” e il Cremlino si preparerebbe a lanciare attacchi missilistici contro alcuni paesi vicini, anche se membri della Nato, come la Polonia e le repubbliche baltiche. Tutto questo qualora l’Occidente non dovesse cancellare le pesanti sanzioni imposte contro la Russia e accettare l’invasione dell’Ucraina. 

Nel documento si anticipa la possibilità che le minacce dirette possano arrivare nel corso di una conferenza stampa del generale Igor Yevgenyevich Konashenkov, il portavoce capo del Ministero della Difesa russo. Nell’incontro l’alto ufficiale spiegherebbe che “l’Europa e in generale tutto l’Occidente hanno dichiarato guerra alla Russia” con la loro reazione e il loro supporto, anche logistico e militare, a Kiev. Seguirebbe un discorso di Putin, simile a quello che ha preceduto l’annuncio dell’invasione: il presidente russo spiegherebbe come oggi la guerra non si combatta solo sul campo, ma anche con gli attacchi informatici e le sanzioni.

Quindi Putin chiederebbe formalmente all’Occidente di eliminare le sanzioni contro Mosca, mentre la Nato dovrebbe assicurare di non espandersi ulteriormente, con l’adesione dell’Ucraina. Il presidente russo chiederebbe a questo punto il sostegno di paesi amici come Serbia, Ungheria e Cina, che a loro volta chiederebbero all’Occidente di “accettare immediatamente le giuste richieste della Russia per non spingere il mondo in una nuova guerra”.

Scenario apocalittico

Arrivati a questo punto ci sarebbero solo due opzioni, ovvero una capitolazione dell’Occidente oppure il rifiuto. In questo caso “gli obiettivi militari designati” sarebbero appunto la Polonia e le Repubbliche Baltiche, magari indicando in anticipo target limitati per il lancio di missili così da evitare perdite fra i civili.