Raif Badawi. 1000 frustate in Arabia Saudita perché? Frasi e pensiero del blogger

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Giugno 2015 - 14:24 OLTRE 6 MESI FA
Raif Badawi. 1000 frustate in Arabia Saudita perché? Frasi e pensiero del blogger

Raif Badawi. 1000 frustate in Arabia Saudita perché? Frasi e pensiero del blogger

ROMA – Raif Badawi. 1000 frustate in Arabia Saudita perché? Frasi e pensiero del blogger. In attesa della seconda tranche di frustate (gliene aspettano 50 ogni venerdì fino a 950, 50 le ha già prese), il mondo si è mobilitato per impedire all’Arabia Saudita di eseguire la condanna contro il blogger liberale Raif Badawi. Ma cosa ha detto di così offensivo, di così scandaloso che la teocrazia islamica non riesca a perdonare al povero Raif?

Non ha mai criticato espressamente il Governo, non ha mai insultato la religione o il Profeta, ha solo espresso, almeno da 5 anni, pensieri liberali ispirati alla separazione tra Stato e Chiesa. La sua più grande colpa è quella di essere ateo. Intanto, a dispetto della mobilitazione mondiale, qualche giorno fa è stata aumentata a 10 anni la sua pena e sono state confermate le mille cinghiate in pubblico, inginocchiato davanti a una folla urlante “Allah uakbar”.

Vediamo in dettaglio qualcuna delle frasi e dei pensieri incriminati sul sito Saudi Free Liberal che nel frattempo è stato chiuso (Francesca Paci li ha raccolti in un articolo La Stampa). A difenderlo resta solo la solidarietà internazionale: mamma e fratelli sono emigrati in Canada, il padre ha detto che lo disereda.

1) Il secolarismo è la soluzione pratica per far uscire i Paesi, compreso il nostro, dal terzo al primo mondo.

2) Nessuna religione ha mai avuto alcuna connessione con il progresso civile dell’umanità.

3) Il liberalismo per me significa semplicemente vivere e lascia vivere […] Ma l’Arabia Saudita che rivendica l’esclusivo monopolio della verità è riuscita a discreditarlo di fronte al popolo.

4) Temo che i pensatori arabi emigreranno in cerca di aria fresca per sfuggire alla spada delle autorità religiose.

5) Un giorno nel bagno (della prigione, ndr.) imbrattato all’inverosimile ho scorto questa frase, tra le mille scritte oscene in tutti i dialetti arabi, “il secolarismo è la soluzione”. Ho gioito perché c’era almeno qualcuno in prigione capace di capirmi, qualcuno che potesse comprendere le ragioni per cui sono rinchiuso qui per la colpa di aver espresso la mia opinione.

6) Quello che mi ferisce di più come abitante dell’area che esporta questi terroristi… è l’audacia dei musulmani di New York che raggiungono i limiti dell’insolenza e non considerano il dolore delle famiglie delle vittime… (sulla costruzione della moschea nei pressi di Ground Zero, ndr.)

7) Non sono in favore dell’occupazione israeliana di nessuna paese arabo ma allo stesso tempo non voglio che Israele sia sostituito da uno stato religioso…Gli stati che sono basati sulla religione relegano i propri sudditi nel recinto di fede paura.