Risoluzione Onu accusa l’Iran di gravi violazioni dei diritti umani

Pubblicato il 19 Novembre 2010 - 01:56 OLTRE 6 MESI FA

La Commissione Diritti Umani dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato oggi una risoluzione che accusa l’Iran di ”gravi e perduranti violazioni dei diritti umani”, facendo riferimento a torture, flagellazioni, lapidazioni, amputazioni. La risoluzione e’ stata approvata con 80 voti a favore (6 in piu’ di quanti ricevuti da una analoga risoluzione lo scorso anno), 44 contrari e 57 astensioni.

Il documento parla anche esplicitamente di ”diffusa disuguaglianza di genere e violenza contro le donne”, ed esprime ”profonda preoccupazione” sulle mancate indagini da parte del governo iraniano sui tanti casi di violazione di diritti umani segnalati nella Repubblica Islamica. I contrari al documento hanno sostenuto che il voto e’ stato ”orchestrato” dagli Stati Uniti e dai loro alleati. Il segretario generale del consiglio iraniano per i i diritti umani, Mohammad Javad Larihjani, ha dichiarato che ”dietro” a questo voto vi sono state pressioni americane.

”Gli Stati Uniti d’America sono la mente e il principale provocatore” ha detto Larijani alla Commissione, che comprende rappresentanti di tutti i 192 Paesi dell’Assemblea Generale. ”Questo voto non ha nulla a che vedere con i diritti umani”.

Casa bianca plaude. La Casa Bianca plaude al voto espresso dalla Commissione per i Diritti Umani dell’Onu, che ha approvato una risoluzione di esplicita condanna nei confronti dell’Iran per violazioni sistematiche dei diritti umani.

Il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, Mike Hammer, in una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca ha sottolineato come nel documento dell’Onu, passato ”con ampio margine”, si faccia esplicito riferimento a ”perduranti violazioni dei diritti umani” e al ”mancato impegno da parte della Repubblica Islamica ad adempiere ai suoi obblighi”.

”Cittadini iraniani e non continuano ad affrontare abusi portati dalle mani del governo iraniano” ha affermato il portavoce americano. Questi abusi ”indeboliscono la presenza dell’Iran nella comunita’ internazionale e sollevano domande circa l’impegno del governo iraniano per quanto riguarda i principi di giustizia e benessere (seguiti) nei confronti dei suoi cittadini”.