Siria, assalto al monastero di Maalula: 12 suore cristiane portate via

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Dicembre 2013 - 14:56 OLTRE 6 MESI FA
Siria, assalto al monastero di Maalula: 12 suore cristiane portate via

Il villaggio siriano di Maalula (Foto Lapresse)

DAMASCO – Dodici suore cristiane ortodosse rapite in Siria dai jihadisti che combattono contro Bashar al Assad. Una nuova conferma della deriva islamista dei miliziani antigorvernativi, in un Paese in cui la comunità cristiana è presente da sempre, e da sempre integrata. I guerriglieri hanno attaccato dall’alto il villaggio di Maalula, a 60 chilometri dalla capitale Damasco. Hanno prima bombardato il paese e dopo cinque giorni di scontri sono entrati, hanno raggiunto il monastero ortodosso di Santa Tecla e hanno portato via le dodici suore, siriane e libanesi. Non si sa se siano state prese come ostaggi o evacuate con la forza, ha spiegato il nunzio apostolico a Damasco, Mario Zenari, all’agenzia Ansa.

Le religiose sono state portate via a bordo di autoveicoli forse verso la cittadina di Yabrud, controllata dai ribelli. Secondo le testimonianze raccolte dal Patriarcato, le suore sono state evacuate da miliziani del Fronte al Nusra. Ma non è chiaro se per prenderle come ostaggi o semplicemente per impadronirsi del convento, in posizione strategica sulle alture che dominano Maalula.

Maalula, insieme ad Aleppo, Damasco, Latakia e Tartus, è uno dei luoghi storici per la presenza di cristiani. Prima dello scoppio della guerra civile ortodossi e cattolici erano il 10% della popolazione totale, più di due milioni di persone. Ma con lo scoppio degli scontri sono iniziate le persecuzioni.

Nel luglio del 2013 era stato rapito un altro religioso cristiano, il gesuita padre Paolo Dall’oglio, fondatore del monastero di Mar Musa e grande sostenitore del dialogo interreligioso. Mistero sulla sua sorte.