Siria, Emma Bonino: “Ottimismo per Quirico. Buio su dall’Oglio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Agosto 2013 - 06:04 OLTRE 6 MESI FA
Domenico Quirico (Ansa)

Domenico Quirico (Ansa)

ROMA  – C’è ottimismo. Cauto, come  è d’obbligo in un paese dove nulla è più certo e dove ci sono “gruppi che si fanno la guerra uno contro l’altro” ma le speranze di rivedere presto l’inviato della Stampa Domenico Quirico, ci sono e sembrano fondate da contatti “affidabili”.

A confermarlo è il ministro degli Esteri Emma Bonino che lascia aperta anche una finestra temporale per qualche novità, almeno nei contatti: tra oggi 9 agosto e domani 10 agosto, dice a Radio Anch’io spiegando che con la fine del ramadan, periodo in cui solitamente tutto è “più chiuso”, qualche notizia potrebbe arrivare.

Non come nel caso di Padre Paolo Dall’Oglio, l’altro italiano scomparso in Siria. Per lui “brancoliamo nel buio” ammette infatti il capo della diplomazia parlando di “tanti voci che si rincorrono e si accavallano”. Ma spesso risultano essere “fumo”, solo depistaggi: frutto di quella “guerra anche a colpi di comunicati e notizie” che i gruppi si fanno tra loro, dice il ministro. E uno di questi casi potrebbe essere anche la notizia di un sms che il gesuita avrebbe inviato in non meglio precisati giorni “scorsi”.

Notizia che rimbalza da fonti dell’opposizione siriana ma che non trova né conferme né smentite.

Su Quirico invece, la cui scomparsa segna quattro mesi precisi (era il 9 aprile quando si persero le tracce), le fonti sembrano essere credibili. “Abbiamo modo di esprimere un cauto ottimismo: è appena finito il ramadan ed è possibile aspettarsi una ripresa dei contatti, anche tra oggi e domani. Ci sono canali che si erano interrotti e che poi si sono riaperti e sembrano affidabili”, spiega il capo della Farnesina sottolineando che è anche “possibile che ci siano stati passaggi di mano” in “un’atmosfera grigia, molto variabile” che sarà possibile ricostruire solo a vicenda conclusa. L’ultimo “gruppo che lo avrebbe in custodia è comunque uno che più si avvicina alla criminalità organizzata” ha aggiunto confermando le indicazioni emerse ieri dai servizi.

“Voglio inviare un saluto affettuoso a Domenico e alla sua famiglia”, aggiunge dopo aver rilanciato, in un’intervista al direttore de La Stampa Mario Calabresi, anche un altro messaggio: no errori di comunicazione. Perché la fase è cruciale, “febbrile”, e potrebbero “scaturire risultati promettenti”. Ma non bisogna fare passi falsi che potrebbero pregiudicare l’esito.