Siria, spaccatura tra i ribelli

Pubblicato il 31 Maggio 2012 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA

BEIRUT, 31 MAG – Si apre una spaccatura tra vertici dell’Esercito libero siriano (Esl) all’estero e ranghi che combattono giornalmente all’interno della Siria: il colonnello Riad al Assaad, formalmente comandante in Turchia dell’Esl, ha smentito il suo ufficiale di riferimento in patria e parigrado Qassem Saad ad Din, che ieri dalla regione di Homs aveva lanciato un ultimatum al regime di Damasco. “Non c’è alcun ultimatum”, ha detto Assaad parlando alla tv al Jazira.

“Vogliamo che (l’inviato speciale Onu) Kofi Annan dichiari il fallimento del suo piano in modo da poter esser liberi di lanciare operazioni militari contro il regime”, ha aggiunto Assaad. Gli ha risposto poco fa il colonnello Saad ad Din, portavoce del Comando congiunto delle brigate dell’Esl che operano in Siria: “Solo il Comando dell’Esl all’interno della Siria ha il diritto di diffondere comunicati, di prendere decisioni e di parlare di operazioni”, ha detto in una dichiarazione pubblicata sul profilo Facebook del Comando. “Da ora in poi le decisioni saranno prese dall’interno”, ha aggiunto Saad ad Din. “Siamo noi che mobilitiamo la piazza e che eseguiamo le operazioni… sono nostri i figli massacrati, non sono i figli di chi rimane negli alberghi e nei campi profughi”, ha detto in riferimento al colonnello Assaad e ai suoi ufficiali disertori basati nei campi nel sud della Turchia. E a proposito dello stesso Assaad, Saad ad Din ha affermato: “E’ lontano dalla battaglia. Rappresenta solo lui stesso”.