Usa, martedì nero per Obama: il Senato vota no ai soldati gay e Summers lascia la Casa Bianca

Pubblicato il 22 Settembre 2010 - 00:35 OLTRE 6 MESI FA

Barack Obama

Giornata nera per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha subito martedì un doppio smacco, e di rilievo, a poche settimane dalle cruciali elezioni politiche di metà mandato. Il Senato ha bocciato, e lo ha fatto verosimilmente in maniera definitiva, il via libera al riconoscimento completo dei militari omosessuali nelle Forze Armate Usa. E’ una delle prime promesse dell’inquilino della Casa Bianca, che voleva abrogare la misura cosiddetta ”Don’t ask don’t tell”. Cioe’, io Pentagono non ti chiedo quali sono i tuoi orientamenti sessuali, ma tu non ce lo dire. Come se non bastasse, poche ore dopo è caduta un’altra tegola e non da poco, sulla testa di Obama: il consigliere economico numero uno della Casa Bianca, Larry Summers, ha annunciato che lascerà entro la fine dell’anno.

Summers, è vero, è un personaggio da sempre molto chiacchierato e controverso, e si è parlato spesso dei suoi screzi con l’altro peso massimo economico di Obama, il segretario al Tesoro Timothy Geithner. Il fatto che abbia deciso di lasciare potrebbe addirittura dare una maggiore coesione al team economico piu’ potente del mondo. Ma il problema e’ un altro. In poche settimane Obama ha perso tre pedine importanti della sua squadra anti-crisi: oltre a Summers, il responsabile per il budget Peter Orszag e la presidente dei consiglieri economici Christina Romer, da poco sostituita dal fedelissimo Austan Gooslbee, l’ex economista personale dell’allora candidato alla Casa Bianca.

L’economia, in un momento difficile, rimane la priorita’ numero uno degli americani, e di gran lunga. E perdere i pezzi in un momento cosi’ delicato, dopo le costosissime misure anti-crisi, a poche settimane dal voto e a pochi mesi dalla conclusione di una serie di sgravi fiscali che Obama intende sopprimere per i piu’ ricchi, non fa bella figura. In un comunicato diffuso in serata, la Casa Bianca scrive che Summers ”ha annunciato la sua intenzione di tornare a ricoprire la sua carica di docente universitario all’Università di Harvard alla fine dell’anno”. Da canto suo il presidente afferma che ”saro’ sempre grato ad un uomo brillante, con esperienza e giudizio come Larry, che in un momento di grande pericolo per il nostro paese ha risposto all’appello per guidare la nostra squadra economica”.

”In questi ultimi due anni – prosegue Obama – (Summers) ha contribuito a tirarci fuori dalle profondità della peggiore recessione dagli anni 30 portandoci da una crescita rinnovata”. Obama conclude affermando che ”ci mancherà qui alla Casa Bianca, ma e’ nostra intenzione continuare a beneficiare dei suoi consigli su una base informale, visto che ha accettato di far parte del President’s Economic Advisory Board”, il Consiglio economico della Casa Bianca. Summers risponde affermando che ”mi mancherà lavorare con il presidente e con la sua squadra sulle sfide quotidiane della costruzione della politica economica. Torno volentieri ad Harvard per insegnare e per scrivere sui fondamenti economici della creazione dei posti di lavoro e sulle finanze stabili, come anche sull’integrazione dei paesi emergenti ed in via di sviluppo nel sistema globale”.

Nato il 30 novembre 1954 a New Haven, in Connecticut (la città che ospita l’università di Yale), Summers era stato il criticato ultimo segretario al Tesoro dell’allora presidente Bill Clinton negli ultimi mesi del suo mandato conclusosi all’inizio del 2001, ed è poi stato rettore di Harvard tra il 2001 e il 2006.