Usa: è morta l’operaia simbolo della lotta contro il nazismo nel’45

Pubblicato il 30 Dicembre 2010 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA

Geraldine Hoff Doyle, il cui volto divenne un’icona americana della lotta antinazista durante la Seconda guerra mondiale, è morta domenica scorsa a Lansing, nel Michigan, all’età di 86 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato giovedì dalla figlia Stephanie Gregg al New York Times, precisando che la madre è morta per le complicazioni di un’artrite.

Doyle fu la modella inconsapevole del poster intitolato “We Can Do It!” (1942), in cui si vede un’operaia di una fabbrica che mostra la flessione dei bicipiti del braccio destro. Il manifesto grafico, commissionato dal War Production Coordinatig Committee, più tardi divenne uno dei simboli del movimento femminista americano. La signora Doyle non fu a conoscenza dell’esistenza del poster fino al 1982, quando, sfogliando una rivista, vide una fotografia in cui riconobbe se stessa.

La figlia Stephanie ha detto che il volto sul manifesto era quello di sua madre, mentre i bicipiti muscolosi non erano i suoi. “Mia madre non ha mai avuto braccia muscolose, era piuttosto esile, anche se con belle labbra, sopracciglia arcuate e una forma del viso fascinosa”, ha aggiunto la figlia.