New York. Eredi Borghese alla guerra dei profumi: il cognome è un marchio?

Pubblicato il 19 Giugno 2013 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
New York. Eredi Borghese alla guerra dei profumi: il cognome è un marchio?

New York: gli eredi Borghese tirano fuori le unghie per il controllo del brand

NEW YORK – Eredi Borghese alla guerra dei profumi: il cognome è un brand? Affari e blasone, brand commerciali e cognomi illustri, in un tribunale di New York si affrontano gli eredi Borghese per il controllo di un marchio, per la possibilità di utilizzare il nome che fu di papi e condottieri per vendere cosmetici di lusso. A New York non tutti possono utilizzare quel nome. Non possono utilizzarlo nemmeno i discendenti, almeno per questioni di marketing.

Da un lato – racconta il New York Times – c’è Borghese Inc. la società fondata dalla principessa Marcella Borghese e Revlon nel 1950, che ha creato il famoso marchio di cosmetici. Revlon ha acquistato i diritti nel 1976, e nel 1992 ha venduto l’azienda, la quale oggi è gestita da Georgette Mosbacher, e tra gli investitori conta anche alcuni membri della famiglia reale saudita. Dall’altra parte della barricata ci sono gli eredi della principessa Marcella: il figlio Francesco con la moglie Amanda, e i nipoti Scipione e Lorenzo, i quali hanno creato una linea di prodotti di bellezza.

Anche se nessuno di questi prodotti porta il cognome di famiglia, la campagna di marketing utilizza l’immagine dei Borghese. E per questo, dopo anni di lotte sul diritto o meno di usare tale immagine, la società Borghese Inc. ha deciso di portare la disputa in tribunale, intimando di non utilizzare più alcun riferimento alla loro storia nella promozione dei prodotti. “E’ la stessa cosa che accade quando marchi come Lauder, McDonald, Heinz, Gallo o Ferragamo agiscono per impedire ad altri di utilizzare i loro diritti di proprietà intellettuale”, ha dichiarato Mark N. Mutterperl, avvocato che rappresenta la società.

“L’ultima cosa che mi serviva era essere citato in giudizio alla mia età”, replica dalle pagine del Nyt Francesco Borghese, il quale spiega di essersi sostanzialmente ritirato dal business una decina di anni fa. “Stavo solo cercando di costruire un futuro per i miei figli”, aggiunge. Ma il più agguerrito tra i discendenti della famiglia è Lorenzo, molto attivo sulla scena mondana newyorkese, avvistato anche con Georgina Bloomberg, figlia del miliardario sindaco della Grande Mela. Nonostante abbia già sborsato quattro milioni di dollari in spese legali, non ha intenzione di gettare la spugna. “Cosa vogliono da noi? – afferma senza mezze misure – Credono di possedere la nostra famiglia, ma non saranno mai proprietari della nostra storia”.