Buon Compleanno Dagospia: 20 anni fa nasceva il sito di gossip e specchio cafonal del potere

di Daniela Lauria
Pubblicato il 25 Maggio 2020 - 06:38 OLTRE 6 MESI FA
Buon Compleanno Dagospia: 20 anni fa nasceva il sito di gossip e specchio cafonal del potere

Buon Compleanno Dagospia: 20 anni fa nasceva il sito di gossip e specchio cafonal del potere (Nella foto Ansa, il fondatore Roberto D’Agostino)

ROMA – Correva l’anno 2000, era il 23 maggio, quando il sito di gossip (e non solo) più irriverente e influente del Paese andava online per la prima volta. Esattamente 20 anni fa, in piena epoca berlusconiana, nasceva Dagospia.

“La triste realtà è che in un Paese decente Dagospia non esisterebbe”, afferma oggi malinconico il suo fondatore Roberto D’Agostino, che per 20 anni ha messo a nudo le debolezze italiche.

Tutto iniziò con un investimento di dieci milioni di lire e la diffusione di tre notizie al giorno.

Note di costume che riportavano, col solito piglio sfrontato e impietoso, le frequentazioni notturne di D’Agostino, nei salotti buoni di Roma.

Primo fra tutti quello di Maria Angiolillo, al villino affacciato sulla scalinata di Trinità dei Monti, in piazza di Spagna, che fu un crocevia di tale rilievo da meritarsi il nome di “Quarta Camera”. 

Fu Barbara Palombelli, proprio in una di quelle cene romane, a consigliargli di lanciare un sito tutto suo.

“Io all’inizio ero partito con l’idea di fare un blog – racconta D’Agostino a Repubblica – una rubrica di costume, tipo quella che facevo per l’Espresso, poi la grande finanza ha cominciato a inondarmi di notizie riservate. Mi usavano, ma sempre notizie erano”.

Così ha iniziato a svelarci le trame e i segreti più pruriginosi della nostra classe dirigente. Con insostenibile leggerezza.

La casta raccontata in stile “cafonal”, che non a caso dà il nome ad una delle sue rubriche di punta. 

Negli anni Dagospia ha saputo travalicare il cono d’ombra scandalistico dal quale è venuta fuori, divenendo un aggregatore di notizie e spazio di contro-informazione, tra i più letti del web.

Un vero e proprio cane da guardia del potere, come direbbero gli inglesi. O uno specchio kitsch, per chi quel potere lo brama.